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Banche, perché è tanto importante risolvere il peso delle sofferenze

3 Febbraio 2016 09:21

financialounge -  BCE Europa J.P. Morgan Maria Paola Toschi Pier Carlo Padoan settore bancario
tore bancario continua a soffrire in Europa e, più in particolare in Italia. Anche perché, l’accordo raggiunto tra la Ue e il Governo italiano per la soluzione dei crediti deteriorati della banche italiane è ancora tutto da definire nei dettagli. Il Ministro del Tesoro Pier Carlo Padoan ha comunque tenuto a precisare che la priorità è quella di facilitare lo scambio sul mercato delle sofferenze bancarie: secondo le prime stime degli analisti, le cartolarizzazioni dei non performing loan (NPL) degli istituti di credito italiano potrebbero raggiungere un controvalore complessivo di 70 miliardi di euro su un totale di 200 miliardi di euro di crediti deteriorati in pancia alle banche del nostro paese. Un fardello che tiene ingessate le potenzialità dell’intero sistema Italia dal momento che le imprese e le famiglie si vedono assegnate minori risorse da parte delle banche per prestiti e mutui (oppure, nel caso di concessione dell’importo ciò avviene ad un costo maggiorato). Proprio questa montagna di crediti deteriorati, che blocca un rilancio più solido dell’economia reale, ha innervosito gli investitori accelerando la fase di volatilità che ha interessato il sistema bancario italiano nelle ultime settimane.

“Diventa sempre più cruciale trovare una soluzione, in sede comunitaria, per lanciare una Bad bank italiana e poter alleggerire le banche da un fardello che impedisce una regolare ripresa del credito” commenta Maria Paola Toschi , Global Market Strategist J.P. Morgan Asset Management secondo la quale la lettera inviata dalla BCE alle banche di richiesta di informazioni sul portafoglio crediti ha indotto l’errata convinzione che si fosse alla vigilia di una rapida soluzione che potesse replicare le scelte fatte per il salvataggio delle quattro banche regionali (Banca EtruriaBanca Marche, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di risparmio di Chieti, ndr).

“ In quel caso infatti i NPL sono stati fortemente svalutati. Se ciò avvenisse a livello globale potrebbe determinare un forte riduzione dei valori patrimoniali delle banche. In realtà la soluzione è ancora lontana e il modello che verrà adottato non è ancora chiaro. Sicuramente, dopo quanto osservato sui mercati e dopo le dichiarazioni rassicuranti della BCE, anche questi temi verranno trattati con estrema attenzione dai regolatori per evitare anche in questo effetti troppo destabilizzanti che porterebbero al risultato opposto: ovvero destabilizzare il sistema bancario italiano che è solido anziché rilanciarlo e, in tal modo, sostenere la ripresa” conclude Maria Paola Toschi.

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