Europa

Idee di Investimento – Azioni – 08 febbraio 2016

8 Febbraio 2016 09:21

financialounge -  Europa Eurozona idee di investimento mercati azionari PowerShares EURO STOXX High Dividend Low Volatility UCITS ETF
questa situazione di mercato estremamente volatile riteniamo che sia essenziale prendere in considerazione un orizzonte temporale più di lungo termine ed essere concentrati sulle opportunità di valore, cioè sui titoli, sia azionari che obbligazionari, che in fase di correzione del mercato siano diventati sottovalutati”. È questa, in estrema sintesi, la raccomandazione che Giordano Lombardo, CIO del gruppo Pioneer Investments, formula nell’articolo “Mercati, la ricerca paziente delle opportunità darà i suoi frutti”, analizzando gli andamenti finanziari di queste prime settimane del 2016 alla luce delle previsioni economiche per il nuovo anno. “Se la nostra ipotesi di mercato si concretizzasse, ossia se la Cina riuscisse a gestire il processo di transizione verso una crescita più equilibrata e i mercati sviluppati permanessero reattivi e forti ed evitassero le spirali deflazionistiche, riteniamo che i periodi di reazione eccessiva del mercato, come si è osservato negli ultimi giorni, andrebbero considerati come opportunità per gli investitori di lungo periodo.” spiega Lombardo.

D’accordo con questa tesi è anche Frederic Jeanmaire, gestore del fondo azionario Threadneedle Pan European Focus Fund . Il manager, nell’articolo “Azionario Europa, il valore aggiunto di gestione attiva e lungo termine”, reputa la recente correzione un’opportunità di acquisto per i gestori attivi che abbiano un orizzonte temporale di medio lungo periodo. “Siamo investitori a lungo termine e in quanto tali guardiamo a società che siano in grado di sostenere la crescita della redditività nel lungo termine nonostante condizioni macroeconomiche avverse. In questo inizio di 2016, sono presenti importanti rischi, sia a livello macroeconomico che su specifici titoli, che derivano dal rallentamento cinese e dalle turbolenze collegate al mercato delle commodity” dichiara Frederic Jeanmaire che rileva come i grandi titoli minerari siano stati duramente penalizzati, così come i petroliferi e gli energetici. Gli effetti inoltre si fanno sentire su alcuni titoli industriali che facevano affidamento sugli investimenti dei gruppi minerari e energetici.  “Di converso, business di alta qualità con barriere all’ingresso in aree come la tecnologia e la sanità hanno fatto bene, e continueranno probabilmente a farlo in considerazione dei trend crescenti della digitalizzazione e dell’invecchiamento della popolazione in gran parte del mondo sviluppato” conclude il manager.

Maria Paola Toschi, Global Market Strategist J.P. Morgan Funds, dal canto suo, indica l’Europa come il mercato più interessante. “L’Europa resta probabilmente l’area di maggiore interesse, seguita da Giappone e Stati Uniti. Mentre i Mercati Emergenti sono visti ancora con preoccupazione. In generale le aree preferibili sono quelle che beneficeranno di politiche monetarie molto espansive in cui potremo anche osservare un migliore profilo di crescita della redditività delle società. In questo contesto i mercati azionari europei potrebbe restare una delle aree da privilegiare. Le Borse possono offrire opportunità anche in termini di rendimento del dividendo che assume un peso specifico ancora maggiore in questo contesto di tassi ai minimi storici” sostiene nell’articolo “Investimenti, azioni e high yield Europa ora sono attraenti” Maria Paola Toschi.

Giudizio positivo sull’Europa anche da parte di Yves Maillot, Head of European Equities di Natixis Asset Management che, nell’articolo “Azioni europee, la selezione farà la differenza”, ha tenuto a precisare: “Attualmente ci concentriamo su temi e settori d’investimento che sfruttano i vantaggi dei bassi tassi di interesse. Questi comprendono aziende con solidi bilanci che pagano dividendi ai propri azionisti, titoli che potrebbero essere oggetto di fusioni ed acquisizioni, titoli difensivi di aziende che generano notevoli flussi di cassa positivi (nel settore farmaceutico, immobiliare, delle telecomunicazioni) nonché i settori influenzati positivamente dal crollo delle materie prime. Ad esempio, l’industria automobilistica beneficia sia direttamente, poiché paga meno per l’acciaio e la plastica, sia indirettamente poiché i minori tassi di interesse sui prestiti e i prezzi più bassi del petrolio aumentano il potere d’acquisto dei consumatori”.

Persino chi, come Gérald Moser Head of Equity Analysis di Credit Suisse, preferisce mantenere un posizionamento neutrale sull’azionario, esprime una valutazione positiva sui listini della zona euro. Il manager, pur consapevole che le azioni dell’Eurozona siano più esposte a un rallentamento globale rispetto alle azioni statunitensi, reputa un’opportunità il recente indebolimento azionario nell’Eurozona.  “Le azioni elvetiche aggiungono un carattere difensivo al nostro portafoglio mentre l’Australia, che è stata il mercato che ha evidenziato la performance migliore nel corso dell’ultimo mese, dovrebbe beneficare di una possibile combinazione di valutazione e supporti tecnici. Con ogni probabilità IT, telecom e settore sanitario evidenzieranno una solida crescita degli introiti. Ciò, di norma, viene ricompensato in periodi caratterizzati da incertezze. Le telecom offrono un rendimento da dividendi elevato e sostenibile, mentre IT e settore sanitario beneficeranno di potenziali ulteriori attività di fusione e acquisizione” conclude, nell’articolo "Neutrali sulle azioni con preferenza per Eurozona, Svizzera e Australia", Gérald Moser.

Per coloro che intendano investire nelle Borse della zona euro per posizionarsi sulle azioni dell’Eurozona ad alto dividendo, cercando di minimizzare i rischi associati alla volatilità del mercato, è ora disponibile un ETF specifico. Si tratta del PowerShares EURO STOXX High Dividend Low Volatility UCITS ETF, il primo ETF intelligente sui titoli ad alto dividendo e bassa volatilità dell’indice Euro Stoxx. Il nuovo fondo passivo, come è spiegato nell’articolo  “Azionario euro, l’ETF che replica l’alto dividendo a bassa volatilità”, è stato lanciato da Invesco PowerShares, uno dei maggiori gestori internazionali di ETF, ed è quotato sulla Borsa di Milano dallo scorso 1 febbraio 2016.

Cosa c’è di interessante invece a di fuori delle Borse europee? Secondo Tim Love, direttore investimenti di GAM, questo è un momento favorevole per investire sui listini degli Emergenti e per costruire un portafoglio molto promettente in vista di un futuro rally. Come ha modo di argomentare nell’articolo “Listini emergenti, preferenza ai titoli solidi e liquidi“, il manager consiglia di puntare su Vietnam, Argentina, Romania e Pakistan e, in modo mirato, su alcuni titoli ciclici dell’India e sulla azioni H-share cinesi quotate a Hong Kong. Tim Love suggerisce poi di privilegiare i settori dei beni voluttuari e degli energetici e mantenere un livello di liquidità più alto del normale in portafoglio, in modo da poter liquidare il 95% del portafoglio in soli due giorni lavorativi.

Trending