capitale umano

Le fondamenta del complesso edificio della pianificazione finanziaria

9 Febbraio 2016 09:24

financialounge -  capitale umano Carlo Benetti consulenza finanziaria GAM Life Cycle orizzonte temporale pianificazione finanziaria strategia di investimento
g>Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR nell’Alpha e iI Beta dell’8 febbraio riprende uno dei passaggi chiave dei relatori della GAM Insights Conference 2016, l’annuale appuntamento di GAM Italia con la consulenza finanziaria: “Gli investitori dovrebbero pensare agli investimenti di lungo periodo solo dopo aver messo in ordine le priorità. Gli investimenti finanziari rappresentano infatti l’ultimo mattone del più complesso edificio della pianificazione finanziaria alle cui fondamenta c’è la copertura dei rischi rari, ma di forte impatto, che possono condizionare il benessere dell’investitore: gli immobili e il capitale umano (M.Liera, 2016)”.

Il capitale umano è l’insieme delle conoscenze, delle competenze e di tutte quelle caratteristiche individuali che concorrono alla formazione del benessere personale ed economico. Peccato che il concetto di capitale umano come elemento costitutivo di qualsiasi pianificazione finanziaria stenti ad affermarsi, la struttura delle attività finanziarie degli italiani è fortemente concentrata in strumenti molto prudenti perché investita a scopi cautelativi.

“Eppure sono finiti i tempi di rendimenti soddisfacenti dal rischio tutto sommato basso o in ogni caso non percepito. In un tempo di paradossi il nuovo paradosso dell’investitore è che per avere sicurezza di rendimento è necessario rinunciare ad un po’ di sicurezza” puntualizza Carlo Benetti che poi indica come effettuare questo passaggio chiave: tramite adeguate strategie di investimento, allungando l’orizzonte temporale, assicurando i rischi rari ma di grande impatto. E qui entra in gioco la costruzione dell’edificio della pianificazione finanziaria: alla base della quale figura la protezione dei rischi sul capitale umano e su quello immobiliare, mentre ai piani successivi può essere sviluppata l’allocazione del risparmio articolata in distinti segmenti, per scopo e orizzonte temporale, ciascuno con specifici ed appropriati strumenti di investimento.

“Nel nostro paese c’è bisogno di educazione e di pianificazione finanziaria: secondo Banca d’Italia il risparmio genera un incremento della ricchezza finanziaria di circa cento miliardi di euro all’anno. Ma solo il 26% è risparmio gestito, contro la media del 40% in Europa, i fondi comuni azionari rappresentano solo il 21% del patrimonio complessivo dei fondi aperti contro una media europea del 37%. Una condizione che potrà cambiare solo con l’accrescimento della pianificazione finanziaria” fa notare Carlo Benetti che conclude la propria analisi menzionando due altri capisaldi del risparmio dei prossimi anni: la life cycle theory elaborata da Franco Modigliani e il ruolo della consulenza finanziaria.

La teoria dei consumi dispiegati nel corso della vita (life cycle theory) è alla base della corretta allocazione dei risparmi: si tiene conto del reddito familiare futuro (ad esempio il reddito di un lavoratore dipendente presenta meno rischio di quello di un lavoratore autonomo), le spese correnti, il patrimonio, gli obiettivi di breve, medio e lungo termine, gli investimenti finanziari. E la funzione della consulenza finanziaria assumerà inevitabilmente contorni ancora più critici dal momento che è destinato a cambiare il rapporto con il risparmio.

Trending