Europa
Obbligazioni high yield, il segmento europeo brilla di più di quello USA
10 Febbraio 2016 09:31
a fine del 2015, per il quarto anno consecutivo, il segmento obbligazionario high yield europeo ha superato il rendimento dell’high yield USA. Ci aspettiamo che il trend continui sulla base di diversi fattori fondamentali e di valutazione” sostiene Peter Aspbury, Portfolio Manager di J.P. Morgan Asset Management, che continua a essere rialzista nei confronti degli high yield europei per una serie di buone ragioni.
Innanzitutto il cosiddetto credit clock è ancora favorevole: in pratica, l’high yield europeo si trova a beneficiare del ciclo del credito in misura molto maggiore rispetto al mercato high yield americano. Inoltre la qualità del credito delle nuove emissioni di debito è solida: beneficia infatti sia della ripresa dell’economia europea (dopo anni di recessione e rallentamento congiunturale) e sia del miglioramento dei margini e dei profitti aziendali. Un contesto che rende i tassi di default dei titoli europei ad alto rendimento molto bassi anche in prospettiva.
“I tassi di default dell’high yield Europa nel 2015 si è attestato in media al di sotto dell'1% e ci aspettiamo che il tasso resti comodamente al di sotto del 2% per tutto il 2016, un livello che, peraltro, è già incluso nelle quotazioni di mercato” spiega Peter Aspbury che poi ricorda come, i tassi medi di default negli Stati Uniti per il segmento high yield potrebbero spingersi invece fino al 6% in funzione del settore energetico in difficoltà, che rappresenta una percentuale molto più alta dell'indice High Yield USA.
Infatti gli high yield europei rimangono relativamente isolati dalle turbolenze dei settori dell'energia e delle materie prime: si stima che il peso specifico degli emittenti di questi settori sia intorno ai tre punti percentuali dell’indice europeo. Infine, ma non certo per importanza, la qualità sottostante degli European high yield è forte e in miglioramento: molti emittenti stanno infatti registrando un trend di upgrade del merito di credito da high yield ad investment grade.
Innanzitutto il cosiddetto credit clock è ancora favorevole: in pratica, l’high yield europeo si trova a beneficiare del ciclo del credito in misura molto maggiore rispetto al mercato high yield americano. Inoltre la qualità del credito delle nuove emissioni di debito è solida: beneficia infatti sia della ripresa dell’economia europea (dopo anni di recessione e rallentamento congiunturale) e sia del miglioramento dei margini e dei profitti aziendali. Un contesto che rende i tassi di default dei titoli europei ad alto rendimento molto bassi anche in prospettiva.
“I tassi di default dell’high yield Europa nel 2015 si è attestato in media al di sotto dell'1% e ci aspettiamo che il tasso resti comodamente al di sotto del 2% per tutto il 2016, un livello che, peraltro, è già incluso nelle quotazioni di mercato” spiega Peter Aspbury che poi ricorda come, i tassi medi di default negli Stati Uniti per il segmento high yield potrebbero spingersi invece fino al 6% in funzione del settore energetico in difficoltà, che rappresenta una percentuale molto più alta dell'indice High Yield USA.
Infatti gli high yield europei rimangono relativamente isolati dalle turbolenze dei settori dell'energia e delle materie prime: si stima che il peso specifico degli emittenti di questi settori sia intorno ai tre punti percentuali dell’indice europeo. Infine, ma non certo per importanza, la qualità sottostante degli European high yield è forte e in miglioramento: molti emittenti stanno infatti registrando un trend di upgrade del merito di credito da high yield ad investment grade.