Bernie Sanders
Anche a Wall Street c'è chi tifa Sanders
15 Febbraio 2016 15:13
banchieri della Grande Mela vedano più o meno come un incubo l’ipotesi di Donald Trump alla Casa Bianca è abbastanza noto. Ma la sorpresa è che il “socialista” Bernie Sanders, a differenza del miliardario Trump, raccolga consensi anche nel cuore del capitalismo americano. A dispetto anche del fatto che la sua rivale democratica Hillary sia considerata una beniamina di Wall Street.
CNBC è andata a spulciare nella lista dei donors di Sanders, cioè di quelli che sostengono economicamente la sua campagna, e ha trovato nomi di gente che lavora per i big della finanza, da J.P. Morgan a Citigroup, da Merrill Lynch a Morgan Stanley. Ed è anche andata nel tempio della Borsa per raccogliere pareri di prima mano. Come quello di Meredith Burak, executive di Wall Street alla terza generazione, che ha lavorato proprio per Bank of America e Merrill Lynch, e che non ha problemi a dichiararsi una supporter di Bernie.
Secondo la Burak, Sanders ha ragione a chiedere più regole e più rigorose, per evitare casi alla Madoff. Altri supporter di Sanders preferiscono rimanere anonimi, come un executive del wealth management originario del Vermont che motiva la scelta di campo con il fatto di essere cresciuto indossando le magliette con l’effige di Bernie che gli regalava il padre. Un altro cita a sostegno della scelta di Sanders un altro arcimiliardario, Warren Buffett: sostiene che bisogna aumentare le tasse sui ricchi, è la stessa cosa che vuole Bernie. Anche la crisi del 2008 è tra le ragioni citate per motivare la simpatia per Sanders.
Nessuno è finito in galera, mentre ci finiscono i ragazzi neri e latini per aver fumato un po’ d’erba. Non è un argomento nuovo. Nuovo è che venga raccolto proprio a Wall Street.
CNBC è andata a spulciare nella lista dei donors di Sanders, cioè di quelli che sostengono economicamente la sua campagna, e ha trovato nomi di gente che lavora per i big della finanza, da J.P. Morgan a Citigroup, da Merrill Lynch a Morgan Stanley. Ed è anche andata nel tempio della Borsa per raccogliere pareri di prima mano. Come quello di Meredith Burak, executive di Wall Street alla terza generazione, che ha lavorato proprio per Bank of America e Merrill Lynch, e che non ha problemi a dichiararsi una supporter di Bernie.
Secondo la Burak, Sanders ha ragione a chiedere più regole e più rigorose, per evitare casi alla Madoff. Altri supporter di Sanders preferiscono rimanere anonimi, come un executive del wealth management originario del Vermont che motiva la scelta di campo con il fatto di essere cresciuto indossando le magliette con l’effige di Bernie che gli regalava il padre. Un altro cita a sostegno della scelta di Sanders un altro arcimiliardario, Warren Buffett: sostiene che bisogna aumentare le tasse sui ricchi, è la stessa cosa che vuole Bernie. Anche la crisi del 2008 è tra le ragioni citate per motivare la simpatia per Sanders.
Nessuno è finito in galera, mentre ci finiscono i ragazzi neri e latini per aver fumato un po’ d’erba. Non è un argomento nuovo. Nuovo è che venga raccolto proprio a Wall Street.
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