Carlo Benetti

Occorre pazienza, cioè saper aspettare che il valore torni ad affiorare

17 Febbraio 2016 10:04

financialounge -  Carlo Benetti Federal Reserve GAM Massimo De Palma orizzonte temporale pazienza
ste giornate può essere forte la tentazione di gettare la spugna, di smettere di credere a strategie attive e non direzionali che tentano di contenere il danno. Sarebbe un errore, i gesti impulsivi presi in condizioni di forte emotività sono gesti di cui spesso ci si pente.

Ne è fermamente convinto Carlo Benetti, Head of Market Research and Business Innovation di GAM (Italia) SGR che, nell’Alpha e iI Beta del 15 febbraio, cita Benjamin Graham (considerato il padre indiscusso del «value investing», cioè la filosofia di investimento che considera i dati fondamentali dei titoli): “nel lungo termine il mercato è una grande bilancia ma nel breve termine è un sistema elettorale”. L’economista intendeva dire che solo nel lungo termine il consenso degli operatori converge verso il valore dei fondamentali, nel breve il mercato esprime piuttosto le emozioni. “È questione di pazienza, di aspettare che il valore torni ad affiorare, come dimostrato dalle storie di successo raccontate nella Conferenza di GAM” sottolinea Carlo Benetti che, restando in tema di GAM Insight Conference 2016 ritiene che le considerazioni presentate in quell’occasione tornino utili in queste settimane di incertezza.

Secondo Carlo Benetti, infatti, i fattori che concorrono al violento movimento di mercato sono molti ma se ne possono riconoscere almeno due di particolare rilievo:

1. l’intervento della Fed a dicembre ha salvato la reputazione dei banchieri centrali americani, avevano detto che la normalizzazione sarebbe cominciata entro il 2015 e così è stato. Ma la mossa della banca centrale americana è avvenuta mentre l’economia globale perdeva momentum, in questo senso la reazione dei listini è stata coerente con il quadro economico generale;

2. alla radice dei mali di oggi ci sono anche le esagerazioni degli ultimi anni. Le politiche monetarie non convenzionali hanno preservato dal collasso il sistema finanziario ma hanno favorito i detentori di asset rischiosi, alimentato gli eccessi nei mercati, alterato la percezione del rischio (L’Alpha e il Beta del 14.9.2015). Senza il sostegno del denaro facile si torna a valutare il rischio per ciò che è.

Gli strumenti e le strategie alternative presentate dagli esperti durante GAM Insight Conference 2016 non promettono ciò che nessuno può ragionevolmente promettere, ma offrono un’esposizione ragionata ad un ampia gamma di classi di attivo. Si tratta si soluzioni che, in una fase di rendimenti modesti ed alta volatilità dissuade, da scommesse direzionali.

“L’affrancamento dal benchmark consente l’impiego anche di strumenti alternativi per mitigare la direzionalità del mercato” ha spiegato il gestore Massimo De Palma “ma attenuare gli effetti della volatilità non significa aver scaricato completamente il rischio perché nonostante le difficoltà globali non crediamo allo scenario catastrofe”. D’altra parte, se non mancano certo i motivi di preoccupazione, d’altro canto non mancano ragioni nell’altro senso, come l’andamento dell’economia americana, le migliorate condizioni del credito in Europa, la volontà della leadership cinese di evitare l’hard landing. Mentre i mercati ragionano sull’avvitamento del prezzo del petrolio (ma il contratto a 5 anni è sui 48 dollari), le famiglie americane si trovano nel portafoglio mediamente circa 700 dollari di reddito disponibile in più, liberato dal minor costo del combustibile. Parte di quei dollari è diventata spesa in consumi che è infatti ulteriormente migliorata e conta per due terzi dell’economia americana.

“Nella Conferenza GAM sono state evocate storie di pazienza: il mito di Ferrari, l’esperimento del dolcetto ai bambini, l’ostinazione che Senna e Schumacher dimostravano sul lavoro, la tenacia di Rossi nel continuare a migliorare” riferisce Carlo Benetti che, infine, ricorda come di pazienza parli anche Warren Buffett, a modo suo, “il mercato azionario è quel sistema che trasferisce denaro dai pazienti agli impazienti”.

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