Argentina

Rating, ecco i paesi emergenti a rischio declassamento

17 Febbraio 2016 09:33

financialounge -  Argentina brasile Lupin Rahman mercati emergenti PIMCO rating Russia ucraina
ultimi 12 mesi, per la precisione dal 5 febbraio 2015 al 5 febbraio scorso, il debito emergente espresso in dollari USA ha guadagnato il +1,55%. Tuttavia, le performance si sono dimostrate molto diverse tra le varie regioni emergenti del mondo. Infatti se l’Europa mostra un +7,89%, l’Asia è praticamente invariata (-0,03%), l’Africa accusa un -4,72% e l’America Latina un -3,3%. Non solo. All’interno dello stesso continente sudamericano a fronte di un +24,24% del debito argentino in dollari, emerge un -12,63% del debito brasiliano in dollari e un -10,36% del debito colombiano in dollari. L’andamento del debito brasiliano è stato fortemente penalizzato dalla recessione e dal declassamento del rating.

Negli ultimi due anni, infatti, si sono registrati due declassamenti nella categoria high yield fra i paesi emergenti più dinamici: Brasile e Russia. Ma ora, i rating dei mercati emergenti sono ora in linea con i fondamentali, oppure rimangono rischi trascurati dal mercato?

“ll rallentamento della Cina, la diminuzione dei prezzi delle commodity e il calo dei tassi di crescita di lungo periodo dei mercati emergenti hanno indubbiamente gravato sulla qualità del credito di queste economie” commenta Lupin Rahman, gestore di portafoglio PIMCO per i mercati emergenti, che ricorda però come un fattore determinante del rialzo dei rating dei mercati emergenti nell’ultimo decennio sia stato il boom delle materie prime. La manager, inoltre, sottolinea come, a fronte della brusca flessione dei prezzi (quelli del petrolio e del minerale di ferro sono scesi del 40% circa nell’ultimo anno soltanto) questa tendenza si sia non solo arrestata, ma mostra segnali di un inversione di tendenza.

In aggiunta ai declassamenti di Russia e Brasile, la manager osserva poi un aumento del rischio di credito sovrano con i default dell’Argentina nel 2014 e dell’Ucraina nel 2015. “In un’ottica futura non prevediamo modifiche significative dei rating (in ambo le direzioni) nelle economie emergenti più dinamiche, ma nel più ampio universo emergente riteniamo che la Turchia, il Sudafrica e le economie africane produttrici di materie prime siano vulnerabili a un downgrade (declassamento). Sul versante positivo, nei prossimi 12 mesi si potrebbe assistere a un rialzo del rating dell’Argentina, che ha appena eletto un nuovo governo capeggiato dal Presidente Mauricio Macri” conclude Lupin Rahman.

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