Cary Yeung

Bond in renminbi, ecco dove è possibile trovare valore

29 Febbraio 2016 10:52

financialounge -  Cary Yeung cina Pictet Renminbi
d’anno turbolento per i mercati finanziari globali, in un contesto caratterizzato dai timori crescenti circa l’andamento dell’economia cinese e i movimenti del renminbi sui mercati dei cambi che sono stati tra i fattori che hanno contribuito ad aumentare la volatilità sui mercati internazionali.

Tuttavia, a ben guardare le mosse delle autorità cinesi sembrerebbero meno avventate rispetto a quello che molti operatori ritengono e questo sta creando sacche di opportunità per investitori esperti con orizzonte d’investimento di medio periodo.

La banca centrale cinese (PBCO, People’s Bank of China), ha cominciato a monitorare l’andamento del renminbi contro un paniere di 13 valute dei propri partner commerciali, fra cui euro e yen, e non più unicamente contro il dollaro USA, come annunciato dalla stessa Banca centrale l’11 dicembre. Misurato contro questo paniere di valute, il renminbi si è di fatto apprezzato di quasi l’1% nel 2015 e si attesta attualmente su un livello che si può quindi ritenere una valutazione più equa. Quindi se è vero che l’opinione comune ritiene che il governo cinese abbia deliberatamente svalutato il renminbi contro il dollaro USA per dare impulso alle esportazioni, altri attenti osservatori non lo reputano ammissibile. Anche perché tale mossa avrebbe il solo effetto di scatenare una guerra valutaria in Asia. Certo la tempistica può sorprendere ma per le autorità cinesi, la maggiore flessibilità del tasso di cambio riveste un’importanza crescente, soprattutto alla luce della decisione del Fondo Monetario Internazionale di includere il renminbi fra le principali valute di riserva (paniere dei Diritti Speciali di Prelievo), che dovrebbe favorire un uso più internazionale della moneta cinese. Con ogni probabilità il mercato ha punito la Banca centrale cinese che avrebbe dovuto comunicare meglio le proprie intenzioni.

Ma quali sono le implicazioni delle recenti turbolenze delle piazze finanziarie per gli investitori nel mercato obbligazionario interno cinese? “La debolezza dei listini azionari e la minore propensione al rischio hanno di fatto sostenuto il mercato obbligazionario interno cinese. Gli investitori obbligazionari locali hanno beneficiato di un apprezzamento del capitale determinato dalla flessione dei rendimenti obbligazionari: in giugno il rendimento del debito sovrano cinese a 10 anni è sceso dal 3,6% al 2,8%” spiega Cary Yeung, Head of Greater China Debt di Pictet Asset Management, che poi fa presente gli investitori esteri, che rappresentano il 2% del mercato obbligazionario interno, siano stati penalizzati, in termini di rendimento totale sul breve termine, dall’andamento del renminbi contro il dollaro USA.

Alla luce dell’attuale contesto, Cary Yeung continua a detenere titoli obbligazionari emessi da società pubbliche di alta qualità in settori del mercato interno che sono strategicamente importanti per l’economia cinese: i rendimenti offerti da queste emissioni sono sufficientemente elevati da compensare gli investitori per i rischi aggiuntivi.

Il manager è invece più prudente nel mercato obbligazionario offshore in renminbi (CNH), poiché la liquidità si è deteriorata dopo un balzo dei tassi di finanziamento. “Preferiamo gli emittenti cinesi di debito in dollari USA, che è sostenuto da numerosi fattori, il principale dei quali di natura tecnica. L’offerta di obbligazioni in dollari USA ad alto rendimento è in calo poiché si prevede che i costruttori edili, emittenti frequenti di bond nel mercato offshore in dollari, tenderanno probabilmente a lanciare più prestiti sul mercato interno, i cui costi di finanziamento sono in diminuzione. Questo perché nel 2015 Pechino ha allentato la normativa sui finanziamenti nel mercato interno, aprendolo ad emittenti del settore immobiliare cinese. Per contro, la domanda di obbligazioni in dollari USA del mercato offshore è in aumento, poiché gli investitori preferiscono i rendimenti più elevati offerti da questa piazza” conclude Cary Yeung.

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