etica
Borse internazionali, le scelte etiche ripagano i risparmiatori
1 Marzo 2016 09:51
inizio dell’anno le principali borse di tutto il mondo sono salite sull’ottovolante.
Le quotazioni hanno subito forti oscillazioni sia (soprattutto) al ribasso che al rialzo. Il problema, per gli investitori, è che non c’è stata alcuna oasi felice che sia stata evitata dal ciclone ribassista. Basti pensare che dal primo gennaio al 24 febbraio scorso, se l’indice europeo Stoxx 600 segnava un -12,5%, il Nikkei 225 di Tokyo evidenziava un -16,4% e l’S&P500 di Wall Street un -5,6% (mentre il listino tecnologico Nasdaq accusava un -9,3%), a dimostrazione che la scelta di un’ampia diversificazione geografica non avrebbe permesso di sfuggire dagli artigli dell’Orso di Borsa. E infatti, l’indice MSCI world (rappresentativo dei 5.000 titoli più importanti a livello internazionale), nello stesso arco di tempo, è arretrato del -9% in euro (-7,8% in valuta locale).
In questo caotico e complesso contesto, si sono distinti ancora una volta i gestori che adottano nelle proprie scelte di portafoglio filtri ispirati ai principi SRI (Sustainable and Responsible Investment, ovvero l'Investimento Sostenibile e Responsabile). Tra questi figura a pieno titolo [tooltip-fondi codice_isin="IT0004097405"]Etica Azionario[/tooltip-fondi] che da inizio anno al 24 febbraio scorso ha perso il 7 per cento (quindi due punti percentuali in meno dell’MSCI world in euro), preservando al contempo l’extra rendimento rispetto all’indice azionario globale a tre anni (+48,3% contro il +40,3% dell’MSCI world index total return in euro).
“Il fondo, come tutti i prodotti azionari, ha sicuramente sofferto la volatilità dei mercati di queste ultime settimane ma ha mantenuto performance superiori al benchmark, testimoniando che la scelta di investimenti socialmente responsabili, in quanto caratterizzati da orizzonti di medio-lungo periodo, offre la possibilità di mitigare i rischi senza rinunciare ad opportunità di rendimento” commenta Federica Loconsolo, responsabile commerciale di Etica Sgr, che poi spiega alcuni dei fattori che hanno permesso al fondo di registrare tali performance: “In particolare dall’inizio dell’anno il fondo ha beneficiato dell’ottimo lavoro di stock picking del gestore (selezione rigorosa dei singoli titoli da inserire in portafoglio) , mentre a livello settoriale la scelta di non investire nel comparto petrolifero (escluso da sempre dai portafogli dei nostri fondi per motivazioni di carattere etico) ha sicuramente influito positivamente”.
Le quotazioni hanno subito forti oscillazioni sia (soprattutto) al ribasso che al rialzo. Il problema, per gli investitori, è che non c’è stata alcuna oasi felice che sia stata evitata dal ciclone ribassista. Basti pensare che dal primo gennaio al 24 febbraio scorso, se l’indice europeo Stoxx 600 segnava un -12,5%, il Nikkei 225 di Tokyo evidenziava un -16,4% e l’S&P500 di Wall Street un -5,6% (mentre il listino tecnologico Nasdaq accusava un -9,3%), a dimostrazione che la scelta di un’ampia diversificazione geografica non avrebbe permesso di sfuggire dagli artigli dell’Orso di Borsa. E infatti, l’indice MSCI world (rappresentativo dei 5.000 titoli più importanti a livello internazionale), nello stesso arco di tempo, è arretrato del -9% in euro (-7,8% in valuta locale).
In questo caotico e complesso contesto, si sono distinti ancora una volta i gestori che adottano nelle proprie scelte di portafoglio filtri ispirati ai principi SRI (Sustainable and Responsible Investment, ovvero l'Investimento Sostenibile e Responsabile). Tra questi figura a pieno titolo [tooltip-fondi codice_isin="IT0004097405"]Etica Azionario[/tooltip-fondi] che da inizio anno al 24 febbraio scorso ha perso il 7 per cento (quindi due punti percentuali in meno dell’MSCI world in euro), preservando al contempo l’extra rendimento rispetto all’indice azionario globale a tre anni (+48,3% contro il +40,3% dell’MSCI world index total return in euro).
“Il fondo, come tutti i prodotti azionari, ha sicuramente sofferto la volatilità dei mercati di queste ultime settimane ma ha mantenuto performance superiori al benchmark, testimoniando che la scelta di investimenti socialmente responsabili, in quanto caratterizzati da orizzonti di medio-lungo periodo, offre la possibilità di mitigare i rischi senza rinunciare ad opportunità di rendimento” commenta Federica Loconsolo, responsabile commerciale di Etica Sgr, che poi spiega alcuni dei fattori che hanno permesso al fondo di registrare tali performance: “In particolare dall’inizio dell’anno il fondo ha beneficiato dell’ottimo lavoro di stock picking del gestore (selezione rigorosa dei singoli titoli da inserire in portafoglio) , mentre a livello settoriale la scelta di non investire nel comparto petrolifero (escluso da sempre dai portafogli dei nostri fondi per motivazioni di carattere etico) ha sicuramente influito positivamente”.
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