investimenti
Investimenti, come posizionarsi con la volatilità elevata
1 Marzo 2016 10:26
alisi condotta dal team Multi-Asset Investment di Schroders suggerisce che l’attuale debolezza di mercato sia dovuta a un sentiment fragile da parte degli investitori: non dovrebbe dunque rappresentare l’inizio di un prolungato mercato ribassista o addirittura di una recessione. Il team, tuttavia, è consapevole che ci sia una certa trascuratezza, in termini di posizionamento sui mercati volatili: gli investitori hanno eccessive aspettative circa i movimenti delle banche centrali per assorbire nuovamente gli shock, mentre i fondamentali rimangono deboli.
“Per questa ragione, è ragionevole rimanere posizionati cautamente. La nostra propensione è quella di utilizzare livelli di volatilità implicita minori come opportunità per aggiungere posizioni di protezione ai nostri portafogli” fanno sapere dal team. Nel valutare la volatilità, molti investitori si focalizzano sul suo valore assoluto in un determinato mercato e lo paragonano a quello di altri. Tuttavia, in questo modo non si considerano le sfasature tra i mercati.
Per esempio, nella seconda settimana di gennaio, l’indice S&P 500 si era già mosso verso un alto livello di volatilità, mentre l’indice Nikkei 225 era ancora caratterizzato da un basso livello. È quindi importante valutare, in termini di volatilità, l’attrattività di ogni mercato rispetto alla sua storia specifica.
“Dati i maggiori rischi di contagio associati ai regimi di alta volatilità, le sfasature temporali potrebbero offrire opportunità per coperture del rischio meno costose. Per esempio, l’indice S&P 500 e l’indice DAX si sono mossi verso un regime di alta volatilità nelle prime due settimane di gennaio, mentre la volatilità sull’indice Nikkei era relativamente più controllata. Il listino giapponese si è poi velocemente adeguato agli altri. Si tratta di reazioni che generano opportunità per gli investitori” conclude il team.
“Per questa ragione, è ragionevole rimanere posizionati cautamente. La nostra propensione è quella di utilizzare livelli di volatilità implicita minori come opportunità per aggiungere posizioni di protezione ai nostri portafogli” fanno sapere dal team. Nel valutare la volatilità, molti investitori si focalizzano sul suo valore assoluto in un determinato mercato e lo paragonano a quello di altri. Tuttavia, in questo modo non si considerano le sfasature tra i mercati.
Per esempio, nella seconda settimana di gennaio, l’indice S&P 500 si era già mosso verso un alto livello di volatilità, mentre l’indice Nikkei 225 era ancora caratterizzato da un basso livello. È quindi importante valutare, in termini di volatilità, l’attrattività di ogni mercato rispetto alla sua storia specifica.
“Dati i maggiori rischi di contagio associati ai regimi di alta volatilità, le sfasature temporali potrebbero offrire opportunità per coperture del rischio meno costose. Per esempio, l’indice S&P 500 e l’indice DAX si sono mossi verso un regime di alta volatilità nelle prime due settimane di gennaio, mentre la volatilità sull’indice Nikkei era relativamente più controllata. Il listino giapponese si è poi velocemente adeguato agli altri. Si tratta di reazioni che generano opportunità per gli investitori” conclude il team.