Portafogli 2015, i consulenti italiani si piazzano sul podio

ricerca mostra quanto diverse possano essere le asset allocation nei vari paesi e sottolinea l’importanza di porre il rischio, prima ancora del rendimento, al centro della costruzione dei portafogli e la necessità di riconsiderare l’asset allocation tradizionale 60% azioni / 40% obbligazioni di un portafoglio bilanciato” ha sottolineato Antonio Bottillo, Country Head ed Executive Managing Director per l’Italia di Natixis Global Asset Management, commentando il primo Barometro annuale di Natixis GAM.

Il Barometro è stato elaborato dal Portfolio Research and Consulting Group di Natixis Global Asset Management che ha analizzato 855 portafogli “bilanciati” o “con profilo di rischio moderato”, di sette diversi paesi, forniti da consulenti finanziari e private banker nel corso del 2015. Si tratta di uno studio che offre una panoramica dei portafogli modello a livello internazionale e delle scelte di asset allocation effettuate nel 2015.

Tra le evidenza dell’analisi emerge per esempio che esistono differenze significative nell’asset allocation media di un “portafoglio bilanciato” nei vari paesi: mentre le azioni rimangono l’asset class centrale dei portafogli bilanciati nei paesi anglosassoni, le obbligazioni costituiscono una parte importante dei portafogli in paesi come Italia, Spagna e America Latina.

Inoltre, investitori con profili di rischio simili possono avere portafogli molto diversi in base al paese nel quale vivono con conseguenti risultati molto divergenti: nel 2015, in particolare, i portafogli dei consulenti italiani analizzati hanno registrato un rendimento medio del +5,2%, piazzandosi al terzo posto dietro alla Francia (+7,3%) e alla Gran Bretagna (+5,3%).