Brexit

Mercati, adesso si teme un’altra estate turbolenta

9 Marzo 2016 09:27

financialounge -  Brexit David Lafferty Natixis Investment Managers presidenziali USA Super Tuesday
fosse dimenticato delle forti oscillazioni dei mercati finanziari dell’estate 2015 farebbe bene a rinfrescarsi la memoria perché anche per quest’anno si teme un’estate torrida sui listini. Infatti si stanno concentrando alcuni eventi le cui implicazioni sui mercati potrebbero essere piuttosto violente.

Il primo è il referendum per la conferma dell’adesione o meno alla UE da parte del Regno Unito (Brexit) previsto per il prossimo 23 giugno, il cui esito è tutt’altro che prevedibile. In particolare, in caso di vittoria della coalizione anti europea gli scenari per l’Europa e, a cascata, sulla stabilità dei mercati finanziari internazionali, si complicherebbero, e di molto. La volatilità la farebbe da padrona in attesa di conoscere, giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, gli effettivi impatti di Brexit sull’economia reale e sui mercati finanziari. Il secondo evento è relativo alle elezioni presidenziali USA previste per l’8 novembre ma che entreranno nel vivo con le convention dei Repubblicani e dei Democratici proprio in estate.

A questo proposito è interessante il commento di David Lafferty, Chief Market Strategist di Natixis Global Asset Management relativo agli esiti del Super Tuesday delle primarie americane tenutosi martedi scorso 2 marzo. “I risultati del Super Tuesday delle primarie americane dovrebbero avere un effetto debole sui mercati a breve termine” sostiene David Lafferty che, tuttavia, ritiene che il successo di Trump d’ora in avanti potrebbe portare a una maggiore volatilità andando verso le convention previste per questa estate.

“Anche se le posizioni della Clinton non sono considerate propriamente business o market friendly (ovvero favorevoli ai mercati), lei rappresenta una minaccia minore per la stabilità. I recenti sondaggi vedono la Clinton come probabile vincitrice in un testa a testa finale, ma il mercato potrebbe subire contraccolpi questa estate se Trump diminuisse la distanza tra i due. Probabilmente ora è troppo presto per iniziare a individuare impatti negativi a lungo termine sui mercati. Lo status di Trump come «nuovo arrivato», tuttavia, terrà il mercato azionario sulle spine se le sue chance dovessero aumentare nei prossimi mesi” conclude David Lafferty.

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