Ann Steele

Azioni Europa, molte opportunità in titoli solidi e sottovalutati

16 Marzo 2016 09:47

financialounge -  Ann Steele Columbia Threadneedle Investments Europa mercati azionari selezione
ver iniziato l’anno con una severa correzione che ha portato a perdere fino al 17 per cento, l’indice Stoxx 600 ha recuperato una buona parte delle perdite fino a chiudere venerdì 11 marzo a quota 342 punti pari ad un calo del -6,8% da inizio anno. In base agli ultimi dati elaborati dagli analisi di Thomson Reuters, il rapporto prezzo / utili (p/e) si attesta ora a 15,4 utilizzando gli utili dell’intero 2015 (già acquisiti) ed è proiettato a 14,6 in funzione degli utili stimati per quest’anno. Dopo aver registrato un aumento del 6% nel 2015, i profitti delle aziende europee dovrebbero crescere di un altro 4 per cento quest’anno, trainati dai settori telecom (+14,7%), ciclici di beni e servizi (+14,6%), tecnologia (+7,2%) e healthcare (+6,8%).

Tuttavia, sebbene la scelta dei settori potrà fornire un valido contributo alla performance dei prossimi 12 mesi (come è già accaduto nel corso del 2015), quest’anno dovrebbe essere ancora più determinante la accurata selezione dei singoli titoli.

“È stato l'avvio peggiore degli ultimi 40 anni per l'azionario europeo. Le cause sono il proseguire del rallentamento in Cina, la riduzione delle scorte nei comparti industriali e il collasso dei prezzi del petrolio e di altre materie prime” commenta Ann Steele, Gestore senior, azionario europeo di Columbia Threadneedle che ricorda poi un altro motivo di preoccupazione: la crescita globale.

È infatti la più lenta rispetto al ritmo a cui si era fatta l'abitudine negli ultimi 15 anni, e non crea un ambiente positivo per le banche, in quanto implica un aumento dei debiti in sofferenza. La manager fa peraltro presente che i periodi prolungati di tassi d'interesse negativi tendono a polarizzare le economie ed è tempo che le banche centrali, insieme ai governi, comincino a cercare altri strumenti di stimolo (possibilmente di natura fiscale).

“Fortunatamente per gli stock picker (i gestori che selezionano le singole aziende quotate), in Europa le società orientate alla crescita di qualità mondiale sono diventate un po' più abbordabili e quelle con bilanci e flussi di cassa solidi, associati a dividendi elevati, risultano molto interessanti (parliamo di aziende come Unilever, Reckitt Benckiser, Sika, Ryanair, BT e Amadeus, solo per citarne qualcuna). Gli investitori attivi hanno l'opportunità di acquistare queste azioni a prezzi bassi” conclude Ann Steele.

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