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Un terzo delle imprese italiane punta su progetti innovativi
17 Marzo 2016 09:27
trova conferma il trend che evidenzia l’avanzamento laterale dei progetti di investimento in innovazione dell’Indice che è la risultante degli elementi congiunturali che influenzano la predisposizione degli imprenditori in questi ultimi mesi, continua a delinearsi con sempre maggiore evidenza il ruolo chiave di un terzo delle imprese italiane che mostrano chiari e stabili i progetti per l’innovazione tecnologica. È quanto emerge dall’analisi mensile dell’Indice di Fiducia sugli investimenti in innovazione tecnologica (Ifiit), accreditato presso il Ministero dello sviluppo economico e l’Agenzia dell’Innovazione, che a marzo è risultato in aumento a 35,7 punti dai 35,2 punti di febbraio.
A trainare la predisposizione ad investire in innovazione, le imprese appartenenti ai settori elettromedicale, biotech, metalmeccanica fine e difesa mentre la meccanica e l’arredo, la moda e l’automotive evidenziano valori in linea con l’indice Ifiit generale. Più contrastato il settore finanziario (banche e assicurazioni) dove, a fronte di gruppi che continuano ad investire in innovazione, figurano istituti frenati dalle incertezze della fase congiunturale e del processo di integrazione settoriale ancora da completare.
In fondo alla graduatoria per la propensione ad investire in innovazione si piazzano i settori del commercio e dell’attività edilizia. Per quanto riguarda invece le regioni, la Lombardia risulta la più dinamica (in virtù anche dell’aumento delle e attività di ricerca e sviluppo, in particolare nel segmento delle medie imprese a vocazione internazionale), seguita da Veneto e Lazio, Emilia-Romagna e Piemonte.
A trainare la predisposizione ad investire in innovazione, le imprese appartenenti ai settori elettromedicale, biotech, metalmeccanica fine e difesa mentre la meccanica e l’arredo, la moda e l’automotive evidenziano valori in linea con l’indice Ifiit generale. Più contrastato il settore finanziario (banche e assicurazioni) dove, a fronte di gruppi che continuano ad investire in innovazione, figurano istituti frenati dalle incertezze della fase congiunturale e del processo di integrazione settoriale ancora da completare.
In fondo alla graduatoria per la propensione ad investire in innovazione si piazzano i settori del commercio e dell’attività edilizia. Per quanto riguarda invece le regioni, la Lombardia risulta la più dinamica (in virtù anche dell’aumento delle e attività di ricerca e sviluppo, in particolare nel segmento delle medie imprese a vocazione internazionale), seguita da Veneto e Lazio, Emilia-Romagna e Piemonte.
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