Asia
Idee di investimento – Obbligazioni – 18 aprile 2016
18 Aprile 2016 09:22
tassi a zero (e in molti casi anche in territorio negativo) la ricerca del reddito per i risparmiatori che privilegiano il mercato obbligazionario si fa sempre più complessa. Non mancano certo le opportunità per catturare più rendimento ma è indispensabile avere la massima cura nel diversificare al massimo le scelte di portafoglio al fine di non stravolgere il profilo di rischio a cui si è abituati. Certo, occorre predisporsi a maggiori pericoli (in termini di grado di accettazione di perdite nel breve termine) ed aumentare l’orizzonte temporale di investimento (portandolo almeno a tre anni, meglio se a cinque) ma resta fondamentale procedere con giudizio.
Precisato doverosamente questo, le quattro fonti obbligazionarie di reddito a cui si può attingere, com’è spiegato nell’articolo “Obbligazioni, alla ricerca del reddito ma con giudizio”, sono: convertibili, inflation linked bond, high yield e debito emergente. “In termini di scelte di portafoglio, all’inizio del 2016 abbiamo messo da parte il posizionamento molto difensivo degli ultimi anni, incrementando la complessiva sensibilità al mercato sulla scia delle basse valutazioni e del miglioramento dei fondamentali” specifica Enzo Puntillo responsabile delle strategie obbligazionarie di GAM che poi rivela di avere maggior fiducia nei confronti di titoli obbligazionari in valuta forte, a scapito di posizioni nelle differenti valute locali. “La maggior parte di queste operazioni sono state concentrate in Brasile, che ora rappresenta circa un quinto dei nostri portafogli. Perdere l’occasione di partecipare alla storia di ripresa del Brasile quest’anno avrebbe significato perdere una larga fetta del rendimento generato dai mercati emergenti” conclude il manager.
Clifford Lau, Responsabile reddito fisso, Asia-Pacifico di Columbia Threadneedle Investments, dal canto suo preferisce spostare l’attenzione sul mercato obbligazionario asiatico. “Il mercato high yield asiatico ha qualche limitazione, tra cui soprattutto la sua taglia «relativamente» minuscola (circa 89 miliardi di dollari) rispetto al mercato da oltre mille miliardi degli Stati Uniti. Malgrado ciò, i fondamentali, le valutazioni e anche una buona liquidità nelle negoziazioni, rendono interessante un'allocazione nel mercato high yield asiatico” sostiene nell’articolo “High yield asiatico: fondamentali, valutazioni e liquidità giocano a favore”, Clifford Lau, secondo il quale la Cina merita l'allocazione più elevata all'interno dell’high yield asiatico poiché è il paese che guiderà e dominerà l'offerta nel breve periodo essendo una delle maggiori economie mondiali, e le sue aziende continueranno a ricercare capitali per finanziare la loro espansione.
In Europa, invece, il settore bancario continua ad essere sotto i riflettori. Gli esperti di Columbia Threadneedle Investments, sebbene ritengano che nel suo complesso il settore non sembra essere esposto a rischi immediati, preferiscono mantenere un sottopeso nel settore a livello azionario ed un posizionamento neutrale nel credito. “Manteniamo un’esposizione neutrale al credito nel settore bancario. Il nostro posizionamento riflette due temi principali: il miglioramento disomogeneo dei fondamentali nel continente e il contesto regolamentare in costante evoluzione. In linea con i nostri giudizi fondamentali, deteniamo posizioni di sovrappeso in Regno Unito, Svizzera, Irlanda e Paesi Bassi e di sottopeso in Italia e Spagna. Per riflettere le nostre opinioni sull’evoluzione del quadro normativo, privilegiamo i segmenti più subordinati della struttura del capitale rispetto al debito senior” fa sapere nell’articolo “Settore bancario Europa, ecco tutti i fattori critici”, Alasdair Ross, Gestore obbligazionario corporate investment grade di Columbia Threadneedle.
Che ci siano opportunità nell’obbligazionario societario europeo né è convinto pure Sai Devabhaktuni, Executive Vice President Portfolio Manager di PIMCO. “Attualmente le società dei settori energetico e minerario-metallurgico ricevono una maggiore attenzione, ma ravvisiamo ottime opportunità anche nel debito dei settori chimico, delle vendite al dettaglio, dei beni di consumo, di aeronautica e difesa nonché delle telecomunicazioni e dei media” specifica il manager nell’articolo “Credito europeo, si stanno aprendo interessanti finestre d’investimento”. “Gli investitori dovrebbero adottare un approccio tattico, privilegiando le situazioni in cui i diritti dei creditori siano definiti chiaramente da solidi covenant (tramite I quali vengono tutelati gli obbligazionisti dai possibili danni derivanti da una gestione eccessivamente rischiosa dei finanziamenti concessi, ndr) e in cui i rischi siano misurabili e gestibili” sottolinea Sai Devabhaktuni.
Infine segnaliamo una conferma: i fondi obbligazionari SRI (che seguono principi d investimento socialmente responsabili) sono in grado di generare performance altamente competitive. A dirlo è l’ultimo studio messo a punto da ETicaNews che ha usato il database del provider di dati MoneyMate per calcolare i rendimenti di tutti i fondi obbligazionari appartenenti al paniere virtuoso individuato dal Forum per la Finanza Sostenibile: il rendimento medio negli ultimi tre anni (dal 6 aprile 2013 al 6 aprile scorso ) si attesta infatti ad un lusinghiero +13% con il migliore in assoluto in classifica, che ha chiuso a +14,61%. Si tratta del fondo [tooltip-fondi codice_isin="IT0003409197"]Etica Obbligazionario Misto[/tooltip-fondi], il comparto di investimento sostenibile e responsabile di Etica Sgr, che rientra nella categoria Obbligazionari Misti di Assogestioni e in quella dei Bilanciati Prudenti eur di Morningstar. Un fondo che, infatti, impiega una quota minoritaria del portafoglio in selezionate azioni mentre la parte maggioritaria è investita in strumenti del reddito fisso. “L’analisi condotta da ETicaNews conferma ancora una volta come una buona analisi extrafinanziaria possa essere di supporto al rendimento del fondo”, sostiene nell’articolo “Fondi obbligazionari SRI, +13 per cento in tre anni”, Federica Loconsolo, responsabile commerciale di Etica Sgr che poi aggiunge: “Il nostro fondo Obbligazionario Misto è stato studiato per un risparmiatore che mira a realizzare un incremento moderato del valore del capitale, bilanciando le opportunità di rivalutazione dei mercati azionari con una solida base obbligazionaria; il tutto investendo nel rispetto di principi di responsabilità sociale e ambientale. Nei suoi circa 12 anni di vita non ha mai chiuso un anno solare con performance negativa.”
Precisato doverosamente questo, le quattro fonti obbligazionarie di reddito a cui si può attingere, com’è spiegato nell’articolo “Obbligazioni, alla ricerca del reddito ma con giudizio”, sono: convertibili, inflation linked bond, high yield e debito emergente. “In termini di scelte di portafoglio, all’inizio del 2016 abbiamo messo da parte il posizionamento molto difensivo degli ultimi anni, incrementando la complessiva sensibilità al mercato sulla scia delle basse valutazioni e del miglioramento dei fondamentali” specifica Enzo Puntillo responsabile delle strategie obbligazionarie di GAM che poi rivela di avere maggior fiducia nei confronti di titoli obbligazionari in valuta forte, a scapito di posizioni nelle differenti valute locali. “La maggior parte di queste operazioni sono state concentrate in Brasile, che ora rappresenta circa un quinto dei nostri portafogli. Perdere l’occasione di partecipare alla storia di ripresa del Brasile quest’anno avrebbe significato perdere una larga fetta del rendimento generato dai mercati emergenti” conclude il manager.
Clifford Lau, Responsabile reddito fisso, Asia-Pacifico di Columbia Threadneedle Investments, dal canto suo preferisce spostare l’attenzione sul mercato obbligazionario asiatico. “Il mercato high yield asiatico ha qualche limitazione, tra cui soprattutto la sua taglia «relativamente» minuscola (circa 89 miliardi di dollari) rispetto al mercato da oltre mille miliardi degli Stati Uniti. Malgrado ciò, i fondamentali, le valutazioni e anche una buona liquidità nelle negoziazioni, rendono interessante un'allocazione nel mercato high yield asiatico” sostiene nell’articolo “High yield asiatico: fondamentali, valutazioni e liquidità giocano a favore”, Clifford Lau, secondo il quale la Cina merita l'allocazione più elevata all'interno dell’high yield asiatico poiché è il paese che guiderà e dominerà l'offerta nel breve periodo essendo una delle maggiori economie mondiali, e le sue aziende continueranno a ricercare capitali per finanziare la loro espansione.
In Europa, invece, il settore bancario continua ad essere sotto i riflettori. Gli esperti di Columbia Threadneedle Investments, sebbene ritengano che nel suo complesso il settore non sembra essere esposto a rischi immediati, preferiscono mantenere un sottopeso nel settore a livello azionario ed un posizionamento neutrale nel credito. “Manteniamo un’esposizione neutrale al credito nel settore bancario. Il nostro posizionamento riflette due temi principali: il miglioramento disomogeneo dei fondamentali nel continente e il contesto regolamentare in costante evoluzione. In linea con i nostri giudizi fondamentali, deteniamo posizioni di sovrappeso in Regno Unito, Svizzera, Irlanda e Paesi Bassi e di sottopeso in Italia e Spagna. Per riflettere le nostre opinioni sull’evoluzione del quadro normativo, privilegiamo i segmenti più subordinati della struttura del capitale rispetto al debito senior” fa sapere nell’articolo “Settore bancario Europa, ecco tutti i fattori critici”, Alasdair Ross, Gestore obbligazionario corporate investment grade di Columbia Threadneedle.
Che ci siano opportunità nell’obbligazionario societario europeo né è convinto pure Sai Devabhaktuni, Executive Vice President Portfolio Manager di PIMCO. “Attualmente le società dei settori energetico e minerario-metallurgico ricevono una maggiore attenzione, ma ravvisiamo ottime opportunità anche nel debito dei settori chimico, delle vendite al dettaglio, dei beni di consumo, di aeronautica e difesa nonché delle telecomunicazioni e dei media” specifica il manager nell’articolo “Credito europeo, si stanno aprendo interessanti finestre d’investimento”. “Gli investitori dovrebbero adottare un approccio tattico, privilegiando le situazioni in cui i diritti dei creditori siano definiti chiaramente da solidi covenant (tramite I quali vengono tutelati gli obbligazionisti dai possibili danni derivanti da una gestione eccessivamente rischiosa dei finanziamenti concessi, ndr) e in cui i rischi siano misurabili e gestibili” sottolinea Sai Devabhaktuni.
Infine segnaliamo una conferma: i fondi obbligazionari SRI (che seguono principi d investimento socialmente responsabili) sono in grado di generare performance altamente competitive. A dirlo è l’ultimo studio messo a punto da ETicaNews che ha usato il database del provider di dati MoneyMate per calcolare i rendimenti di tutti i fondi obbligazionari appartenenti al paniere virtuoso individuato dal Forum per la Finanza Sostenibile: il rendimento medio negli ultimi tre anni (dal 6 aprile 2013 al 6 aprile scorso ) si attesta infatti ad un lusinghiero +13% con il migliore in assoluto in classifica, che ha chiuso a +14,61%. Si tratta del fondo [tooltip-fondi codice_isin="IT0003409197"]Etica Obbligazionario Misto[/tooltip-fondi], il comparto di investimento sostenibile e responsabile di Etica Sgr, che rientra nella categoria Obbligazionari Misti di Assogestioni e in quella dei Bilanciati Prudenti eur di Morningstar. Un fondo che, infatti, impiega una quota minoritaria del portafoglio in selezionate azioni mentre la parte maggioritaria è investita in strumenti del reddito fisso. “L’analisi condotta da ETicaNews conferma ancora una volta come una buona analisi extrafinanziaria possa essere di supporto al rendimento del fondo”, sostiene nell’articolo “Fondi obbligazionari SRI, +13 per cento in tre anni”, Federica Loconsolo, responsabile commerciale di Etica Sgr che poi aggiunge: “Il nostro fondo Obbligazionario Misto è stato studiato per un risparmiatore che mira a realizzare un incremento moderato del valore del capitale, bilanciando le opportunità di rivalutazione dei mercati azionari con una solida base obbligazionaria; il tutto investendo nel rispetto di principi di responsabilità sociale e ambientale. Nei suoi circa 12 anni di vita non ha mai chiuso un anno solare con performance negativa.”
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