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International Editor’s Picks – 18 aprile 2016
18 Aprile 2016 09:45
style="color: #4b72ab;">Il testamento che nessuno riesce a scrivere
Sono i “living wills” che possiamo liberamente tradurre in testamento biologico, in cui le grandi banche americane devono mettere per iscritto come hanno programmato di poter passare a miglior vita in caso di una grave crisi senza portare nella tomba l’intero sistema. Se ne parla poco in Italia e molto in America. Per la seconda volta quest’anno i regolatori Usa hanno chiesto alle banche più grandi di scrivere i loro testamenti e per la seconda volta, con l’eccezione di Citi, sono state bocciate. Il gioco, scrive Bob Bryan su Business Insider, può diventare molto pericoloso. Se le autorità si convincono che le banche non sanno o non vogliono mettersi in condizione di affrontare il trapasso senza danneggiare mortalmente il sistema, allora cominceranno a imporre restrizioni e altri vincoli, come l’obbligo di spezzettarsi ad esempio, che potrebbero avere effetti disastrosi per il sistema, appunto. Vale a dire banche sempre più restie ad alimentare l’economia reale e sempre più attente a mantenere elevati requisiti di capitale. Provocando così artificialmente proprio la situazione che si intende evitare con i living wills.
Perché puntare su Amazon. E sul gas
Sono le scelte della settimana di John Kimelman su Barron’s. La ritirata sofferta quest’anno non è meritata dalla compagnia guidata da Jeff Bezos, perchè non tiene conto delle potenzialità di Prime, il servizio da $99 l’anno che offre la consegna gratis dei beni acquistati sulla piattaforma di e-commerce. Un servizio tanto semplice quanto rivoluzionario, che potrebbe non solo allargare la platea degli utenti, ma anche spingerli a consumare di più per ottimizzare la spesa dei $99 l’anno. E c’è chi stima che in un paio d’anni Prime potrebbe far balzare il fatturato dagli attuali $107 miliardi a $150 miliardi. Dall’e-commerce al gas naturale, dove prima o poi dovranno cominciare le concentrazioni. Barron’s indica due possibili protagonisti di questo processo: Spectra Energy e The Williams Cos. Una fusione darebbe vita alla più grande pipeline di gas naturale in Nord America, capace di generare $1 miliardo di cash flow annuale che andrebbe ad alimentare un flusso di dividendi molto interessante.
L’Europa? Un’invenzione dell’Islam
Lo sostiene Robert D. Kaplan su The Atlantic ma non è un articolo sulla penetrazione dell’estremismo nel vecchio continente, piuttosto un saggio storico che parte dai tempi dell’antica Roma. Quando appunto l’Europa era una cosa completamente diversa, costituita sostanzialmente da tutte le nazioni che si affacciavano sul Mare Nostrum, come i padroni del mondo di allora chiamavano allora il Mediterraneo. Ancora ai tempi di Sant’Agostino comprendeva tutto il Nord Africa. Poi la grande invasione islamica ha fatto spostare tutto l’antico continente, insieme alla sua civiltà, molto più a Nord, portandosi però dietro il nome. E il Mediterraneo, da baricentro, è diventato il confine. Da allora la storia europea è stata la successione di infiniti tentativi di riportarsi dentro il Mediterraneo, dalle Crociate alla spedizione di Napoleone in Egitto, senza molto successo. Oggi, conclude Kaplan, le sorti si sono di nuovo rovesciate, con il terrorismo da una parte e le migrazioni dall’altra che tendono a riunire il Nord Africa e il Levante con l’Europa. Dal Mare Nostrum al Mare Vostrum.
Sono i “living wills” che possiamo liberamente tradurre in testamento biologico, in cui le grandi banche americane devono mettere per iscritto come hanno programmato di poter passare a miglior vita in caso di una grave crisi senza portare nella tomba l’intero sistema. Se ne parla poco in Italia e molto in America. Per la seconda volta quest’anno i regolatori Usa hanno chiesto alle banche più grandi di scrivere i loro testamenti e per la seconda volta, con l’eccezione di Citi, sono state bocciate. Il gioco, scrive Bob Bryan su Business Insider, può diventare molto pericoloso. Se le autorità si convincono che le banche non sanno o non vogliono mettersi in condizione di affrontare il trapasso senza danneggiare mortalmente il sistema, allora cominceranno a imporre restrizioni e altri vincoli, come l’obbligo di spezzettarsi ad esempio, che potrebbero avere effetti disastrosi per il sistema, appunto. Vale a dire banche sempre più restie ad alimentare l’economia reale e sempre più attente a mantenere elevati requisiti di capitale. Provocando così artificialmente proprio la situazione che si intende evitare con i living wills.
Perché puntare su Amazon. E sul gas
Sono le scelte della settimana di John Kimelman su Barron’s. La ritirata sofferta quest’anno non è meritata dalla compagnia guidata da Jeff Bezos, perchè non tiene conto delle potenzialità di Prime, il servizio da $99 l’anno che offre la consegna gratis dei beni acquistati sulla piattaforma di e-commerce. Un servizio tanto semplice quanto rivoluzionario, che potrebbe non solo allargare la platea degli utenti, ma anche spingerli a consumare di più per ottimizzare la spesa dei $99 l’anno. E c’è chi stima che in un paio d’anni Prime potrebbe far balzare il fatturato dagli attuali $107 miliardi a $150 miliardi. Dall’e-commerce al gas naturale, dove prima o poi dovranno cominciare le concentrazioni. Barron’s indica due possibili protagonisti di questo processo: Spectra Energy e The Williams Cos. Una fusione darebbe vita alla più grande pipeline di gas naturale in Nord America, capace di generare $1 miliardo di cash flow annuale che andrebbe ad alimentare un flusso di dividendi molto interessante.
L’Europa? Un’invenzione dell’Islam
Lo sostiene Robert D. Kaplan su The Atlantic ma non è un articolo sulla penetrazione dell’estremismo nel vecchio continente, piuttosto un saggio storico che parte dai tempi dell’antica Roma. Quando appunto l’Europa era una cosa completamente diversa, costituita sostanzialmente da tutte le nazioni che si affacciavano sul Mare Nostrum, come i padroni del mondo di allora chiamavano allora il Mediterraneo. Ancora ai tempi di Sant’Agostino comprendeva tutto il Nord Africa. Poi la grande invasione islamica ha fatto spostare tutto l’antico continente, insieme alla sua civiltà, molto più a Nord, portandosi però dietro il nome. E il Mediterraneo, da baricentro, è diventato il confine. Da allora la storia europea è stata la successione di infiniti tentativi di riportarsi dentro il Mediterraneo, dalle Crociate alla spedizione di Napoleone in Egitto, senza molto successo. Oggi, conclude Kaplan, le sorti si sono di nuovo rovesciate, con il terrorismo da una parte e le migrazioni dall’altra che tendono a riunire il Nord Africa e il Levante con l’Europa. Dal Mare Nostrum al Mare Vostrum.
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