Il mattino non ha più l’oro in bocca

mettono anche i dentisti a congiurare contro il bene rifugio per eccellenza. Sbiancanti, ceramiche e cementi di nuova generazione hanno fatto sparire il luccicante metallo giallo dalle dentature di decine se non centinaia di milioni di persone. E hanno fatto fiorire un business miliardario per produttori come Procter & Gamble.

Bloomberg riporta che solo 10 anni fa i dentisti di tutto il mondo consumavano qualcosa come 67 tonnellate d’oro l’anno, per un valore di 2,7 miliardi di dollari di oggi, per riparare e anche (secondo i gusti) abbellire le dentature del pianeta. Negli ultimi cinque anni la domanda è crollata del 60 per cento. Secondo il Gold Council di Londra nel solo 2015 la domanda di oro dal settore dentistico è diminuita di 1 tonnellata a 18,9 tonnellate.

E i dentisti non hanno dubbi, la moda dello sbiancamento è la vera colpevole, almeno dal punto di vista del metallo giallo. Che nessuno prevede torni di moda, almeno per usi dentistici. La gente preferisce una bocca bianca smagliante, una tripla A Dulux Natural White, al vecchio e prezioso metallo.