Europa

Project finance, Europa e settore petrolifero in controtendenza

28 Aprile 2016 09:31

financialounge -  Europa petrolio project finance
o del 6% circa in tutto il mondo, la finanza di progetto (in inglese project financing) è invece cresciuta, andando quindi in controtendenza, in Europa e nei settori Oil & gas e industriale nei primi tre mesi di quest’anno. Lo ha reso noto il report «Project Finance review – First Quarter 2016» a cura di Thomson Reuters aggiornato a marzo 2016.

Con il termine finanza di progetto si intende un’operazione di tecnica di finanziamento a lungo termine di un progetto nel quale i cash flow (flussi di cassa) previsti dalla attività di gestione dell'opera dovrebbero garantire il recupero degli importi investiti.

Ebbene, in base al report, nei primi tre mesi di quest’anno i flussi totali del project finance a livello mondiale si sono attestati a 51,97 miliardi di dollari in contrazione del 5,7% rispetto ai 55,12 miliardi dello stesso periodo del 2015. In calo le operazioni riguardanti le Americhe (-22,6%, soprattutto a causa del -52,2% accusato dal Sud America mentre nel Nord America il calo è stato limitato al -2,1%) e l’Asia (-16,5%, con però le operazioni inerenti il Giappone in grande evidenza: +188%). In aumento invece il project finance dell’EMEA (+6,5%, trainato dal +27,2% dell’Europa Occidentale).

A livello settoriale, invece, il project finance dell’energia resta il più importante in valori assoluti (con 19,46 miliardi di dollari di controvalore complessivi) ma in contrazione dell’uno per cento in termini di quote di mercato rispetto al primo trimestre del 2015. Al secondo posto, per volumi trimestrali, il settore Oil & gas che, in virtù degli 11,9 miliardi di controvalore (+137% rispetto all’anno scorso) guadagna ben 13,9% di market share.

Bene pure il settore industriale (+8,4% di quote di mercato) mentre hanno perso market share sia il settore dei trasporti (-5%) che quello petrolchimico (-12,2%). Per quanto riguarda infine l’Italia, il project finance ha mobilitato nel primo trimestre di quest’anno sei operazioni per complessivi 1,84 miliardi di dollari, cioè 1,6 miliardi in più rispetto a quanto movimentato dalle cinque operazioni dello scorso anno.

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