cambiamenti climatici
Investimenti ESG, contributo a rendere il mondo un posto migliore
3 Maggio 2016 09:46
pre più investitori desiderano non solo ottenere un buon rendimento, ma anche fare la cosa giusta e contribuire a rendere il mondo un posto migliore: la filosofia di investimento ESG è in linea con tali obiettivi” dichiara Jens Peers, CFA, Chief Investment Officer, Portfolio Manager di Mirova (gruppo Natixis Global Asset Management) constatando come, negli ultimi anni, gli investimenti ESG (Environmental, social and governance) si siano radicalmente trasformati in un approccio di gestione del rischio, consentendo agli investitori di riflettere considerazioni ambientali, sociali e di governance nei propri portafogli senza dover sacrificare potenziali rendimenti.
“Ritengo che le aziende impegnate nel fornire una soluzione alle maggiori sfide ambientali e sociali del mondo siano molto importanti per gli investitori a lungo termine: in Mirova riteniamo che l'approccio globale al tema energetico muterà profondamente nei prossimi decenni” sottolinea Jens Peers. D’altra parte è piuttosto evidente che ci stiamo muovendo verso un modello intensivo a basse emissioni di carbonio, e tale passaggio è già in atto. I produttori di turbine eoliche, gli sviluppatori di tecnologie abilitanti (smart grid, stoccaggio di energia, veicoli elettrici), e l'efficienza energetica nel settore dell'edilizia e dei trasporti, sono aree interessanti ricche di nuovi sviluppi. L'invecchiamento della popolazione, il cambiamento climatico, l'esaurimento delle risorse naturali, l'aumento della popolazione e l'urbanizzazione sono alcune delle tendenze che, secondo Jens Peers, diventeranno maggiormente importanti in futuro.
“Per esempio, la risoluzione delle problematiche legate all'approvvigionamento idrico in tutto il mondo, che si tratti di infrastrutture, tecnologie, irrigazione o trattamento dell'acqua, è un tema enorme. Un'opportunità legata all'invecchiamento della popolazione è connessa all'invecchiamento dei baby boomer: a fronte del peggioramento della loro vista, crescerà la richiesta di occhiali da lettura. Pertanto, un produttore principale di occhiali da lettura potrebbe rappresentare un buon investimento a lungo termine” spiega Jens Peers, secondo il quale esistono vari motivi in base ai quali gli investitori siano sempre più interessati agli investimenti ESG.
In primis, a seguito della crisi, gli investitori sono più consapevoli dell'impatto delle proprie decisioni di investimento sull'economia reale e sulla loro vita. L’attenzione prestata in passato ai guadagni a breve termine può aver portato ai mutui subprime, che alla fine hanno provocato la crisi. Ecco perché, di conseguenza, reindirizzare gli investimenti verso settori che hanno un impatto positivo sulla propria vita può aver maggior senso finanziario a lungo termine.
In secondo luogo, abbiamo assistito ad alcuni casi di alto profilo in cui pratiche non sostenibili o attività non etiche hanno causato la drammatica sottoperformance dei relativi titoli azionari. Basti citare i casi di Enron, BP, Lehman Brothers e Volkswagen: la filosofia di investimento ESG esclude aziende come queste la cui condotta non è etica.
Poi un ruolo importante svolge anche pressione esterna: la pressione sociale, o quella dei propri clienti, ha indotto alcuni investitori istituzionali a prendere posizione nel dibattito sui combustibili fossili e se sia il caso di disinvestire o meno.
Infine, ma non certo per importanza c’è il fattore demografico. “Sembra che i Millennial, cioè i nati tra il 1980 e il 1995, prediligano le strategie ESG. Solo negli Stati Uniti, vi sono circa 80 milioni di Millennial. Con l'aumento del potere decisionale di tali ventenni, è logico che il mercato ESG non potrà che crescere. Anche le donne stanno mostrano maggiore interesse per gli investimenti ESG rispetto alle loro controparti maschili” conclude Jens Peers.
“Ritengo che le aziende impegnate nel fornire una soluzione alle maggiori sfide ambientali e sociali del mondo siano molto importanti per gli investitori a lungo termine: in Mirova riteniamo che l'approccio globale al tema energetico muterà profondamente nei prossimi decenni” sottolinea Jens Peers. D’altra parte è piuttosto evidente che ci stiamo muovendo verso un modello intensivo a basse emissioni di carbonio, e tale passaggio è già in atto. I produttori di turbine eoliche, gli sviluppatori di tecnologie abilitanti (smart grid, stoccaggio di energia, veicoli elettrici), e l'efficienza energetica nel settore dell'edilizia e dei trasporti, sono aree interessanti ricche di nuovi sviluppi. L'invecchiamento della popolazione, il cambiamento climatico, l'esaurimento delle risorse naturali, l'aumento della popolazione e l'urbanizzazione sono alcune delle tendenze che, secondo Jens Peers, diventeranno maggiormente importanti in futuro.
“Per esempio, la risoluzione delle problematiche legate all'approvvigionamento idrico in tutto il mondo, che si tratti di infrastrutture, tecnologie, irrigazione o trattamento dell'acqua, è un tema enorme. Un'opportunità legata all'invecchiamento della popolazione è connessa all'invecchiamento dei baby boomer: a fronte del peggioramento della loro vista, crescerà la richiesta di occhiali da lettura. Pertanto, un produttore principale di occhiali da lettura potrebbe rappresentare un buon investimento a lungo termine” spiega Jens Peers, secondo il quale esistono vari motivi in base ai quali gli investitori siano sempre più interessati agli investimenti ESG.
In primis, a seguito della crisi, gli investitori sono più consapevoli dell'impatto delle proprie decisioni di investimento sull'economia reale e sulla loro vita. L’attenzione prestata in passato ai guadagni a breve termine può aver portato ai mutui subprime, che alla fine hanno provocato la crisi. Ecco perché, di conseguenza, reindirizzare gli investimenti verso settori che hanno un impatto positivo sulla propria vita può aver maggior senso finanziario a lungo termine.
In secondo luogo, abbiamo assistito ad alcuni casi di alto profilo in cui pratiche non sostenibili o attività non etiche hanno causato la drammatica sottoperformance dei relativi titoli azionari. Basti citare i casi di Enron, BP, Lehman Brothers e Volkswagen: la filosofia di investimento ESG esclude aziende come queste la cui condotta non è etica.
Poi un ruolo importante svolge anche pressione esterna: la pressione sociale, o quella dei propri clienti, ha indotto alcuni investitori istituzionali a prendere posizione nel dibattito sui combustibili fossili e se sia il caso di disinvestire o meno.
Infine, ma non certo per importanza c’è il fattore demografico. “Sembra che i Millennial, cioè i nati tra il 1980 e il 1995, prediligano le strategie ESG. Solo negli Stati Uniti, vi sono circa 80 milioni di Millennial. Con l'aumento del potere decisionale di tali ventenni, è logico che il mercato ESG non potrà che crescere. Anche le donne stanno mostrano maggiore interesse per gli investimenti ESG rispetto alle loro controparti maschili” conclude Jens Peers.