Analyst Survey 2016

Tenuta dei consumi, supporto alla crescita e opportunità d’investimento

6 Maggio 2016 09:05

financialounge -  Analyst Survey 2016 consumi Fidelity International settore energetico
tore dei consumi discrezionali è quello che registra i migliori risultati rispetto all’anno scorso. È quanto emerge dall’Analyst Survey 2016 di Fidelity International.

Una solida maggioranza degli analisti di Fidelity si aspetta che la fiducia del management resti stabile, che i dividendi siano confermati o crescano, che la crescita degli utili sia guidata dalla domanda o da nuovi mercati e prodotti, mentre la leva dovrebbe restare ai livelli dello scorso anno o diminuire, l’orientamento dei bilanci saranno prudenti aumentando in tal modo le difese a protezione del settore. Le aziende consumer sono anche viste come le più propense ad assunzioni quest’anno rispetto ad ogni altro settore a parte l’informatica.

Il relativo successo del settore consumer nella survey fa leva soprattutto su solidi fattori macro che caratterizzano i mercati più sviluppati. Il reddito disponibile per i consumi sta beneficiando di prezzi dell’energia costantemente ridotti, bassa inflazione e in molti mercati sviluppati (in particolare gli Stati Uniti) anche da salari reali in aumento, crescita dell’occupazione e aumento dei prezzi immobiliari. La survey di Fidelity coglie tutti questi fattori e il basso prezzo del petrolio impatta in modo determinante. Tra tutti i settori, i consumi sono quelli che hanno ricevuto il più alto beneficio anticipato dal basso costo dell’energia. Certo, alcuni economisti fanno notare che i risparmi derivanti dal calo del petrolio tendono a essere spesi con un considerevole ritardo, e c’è anche buona evidenza sul fatto che i consumatori preoccupati preferiscano risparmiarli piuttosto che spenderli: i consumatori USA, ad esempio, hanno speso solo il 45% del reddito aggiuntivo reso disponibile dal calo del petrolio iniziato a metà 2014.

Per i produttori di beni di consumo le spinte disinflazionistiche (o perfino deflazionistiche) derivanti dal forte calo del petrolio e delle altre materie prime, possono però essere un’arma a doppio taglio. Infatti l’energia a basso costo, se da un lato riduce i costi di trasporto, dall’altro tendono a limitare il pricing power a causa della accentuata competizione tra gli operatori al dettaglio deprimendo così i loro margini. Quale sia l’effetto dominante dipende dalla struttura di ciascuna società, e identificare questi trend richiede attenta analisi. E qui la ricerca interna di Fidelity International è in grado di fare la differenza in virtù della profondità di analisi non soltanto sui bilanci societari ma anche, e soprattutto, tramite gli incontri con il management delle aziende, dei loro clienti, competitor e fornitori, e con l’ausilio di indagini di mercato che coinvolgono consumatori, collaboratori esterni e specialisti indipendenti.

Qualche esempio è in grado di chiarire come la ricerca può selezionare le società con i migliori potenziali di crescita. Per esempio, forti investimenti sul brand, uniti a un’intelligente politica di sponsorizzazione nello sport, ha consentito ad aziende come Nike di mantenere quote di mercato senza soffrire della competizione su internet, che invece ha colpito altre società consumer come ad esempio Macy’s. Le società di consumi discrezionali sono particolarmente esposte a questo fenomeno, con la maggioranza degli analisti di Fidelity che indica un impatto tra il «moderato» e «alto» delle tecnologie innovative (un impatto ancor più pronunciato solo nel settore IT e telecom).

La sfida di Amazon a Walmart mostra quanto rapidamente il vantaggio competitivo di un’azienda possa essere eroso quando questa si viene a trovare sul lato sbagliato della “rivoluzione” guidata dalla tecnologia. Il sistema di ordini e consegne basato su internet di Amazon si è dimostrato tanto più efficiente in pochi anni in quanto è riuscito a guadagnare significative quote di mercato ai danni di molti operatori retail incumbent ma strutturati in punti vendita fissi.

Le Media company sono particolarmente esposte all’innovazione e alla distruzione che scatena, come testimoniato dal successo di Netflix, il cui innovativo e popolare servizio basato su internet si è affermato a scapito di ben radicate società di trasmissione via cavo e non.

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