Abhishek Gon

Mercati emergenti, i migliori da inizio anno e quelli pronti a scattare

19 Maggio 2016 10:11

financialounge -  Abhishek Gon Alessia Berardi Asia cina filippine indonesia mercati emergenti Monica Defend polonia sudafrica taiwan turchia ungheria
n molti ad aver notato come, in concomitanza dell’offuscamento delle prospettive dei paesi emergenti, si siano affievolite le aspettative di crescita globale. E gli investitori, che fino a 12 mesi fa avevano continuato comunque a premiare i mercati sviluppati sulla scia delle politiche ultra espansive della banche centrali (BCE e BoJ in particolare), hanno iniziato a tirare il freno a mano. D’altra parte se l’economia globale non è deragliata nel 2009 è stato proprio grazie al fondamentale apporto dei paesi emergenti (Cina in particolare) che, in virtù della loro crescita, hanno permesso alle economie sviluppate di riprendersi.

In tutti i casi, negli ultimi tre anni sono stati i mercati emergenti quelli che hanno sofferto di più per via dei disinvestimenti degli investitori esteri che hanno preferito capitalizzare i guadagni precedentemente registrati. Ma ora qualcosa sta cambiando.

Secondo l’analisi "EM Macro Momentum", elaborata dagli esperti di Pioneer Investments (condotta da Monica Defend, Head of Global Asset Allocation Research, Alessia Berardi, Senior Economist Global Asset Allocation Research, e Abhishek Gon, Economist Global Asset Allocation Research) e che misura la dinamica macro economica dei mercati emergenti, è stato registrato un miglioramento tra marzo e aprile.

Sebbene il PIL non sia aumentato sostanzialmente dall'inizio dell’anno, in Turchia e in Russia ha smesso di deteriorarsi nel corso degli ultimi sei mesi. Allo stesso modo, la dinamica delle esportazioni sta frenando il rallentamento (evidenziano miglioramenti marginali) grazie ad un forte aumento dei prezzi delle materie prime avvenuto dopo il minimo toccato in gennaio. Nel secondo trimestre del 2016, i tassi di inflazione dovrebbero avvicinarsi agli obiettivi delle banche centrali, con le eccezioni di Colombia, Ungheria e Taiwan.

“Dal punto di vista regionale, l’area EM Asia (ex-Corea) ha guadagnato di più in termini di Momentum Macro. La Cina continua a migliorare grazie ad una chiara presa di posizione fiscale pro-crescita da parte del governo, mentre le Filippine ha migliorato il suo outlook sull’inflazione e, di conseguenza, le condizioni di liquidità interna. L’area EMEA (Emerging markets Europa e Africa) ha marginalmente incrementato il suo Momentum Macro con le esportazioni meno negative in Russia insieme con l'inflazione più bassa. Il Sud Africa ha ristabilito la sua corrente Macro Momentum grazie ad abbassare l'inflazione sebbene l'outlook rimanga abbastanza appannato. Infine, seppure sia da segnalare un miglioramento sull’export, l’area latino-americana rimane quella con il peggiore Momentum Macro” fanno sapere gli esperti di Pioneer Investments secondo i quali Turchia, Indonesia, Cina, Polonia, Ungheria, Filippine, Sud Africa, Tailandia e Taiwan, sono i paesi emergenti in netto miglioramento dall'inizio dell'anno mentre Repubblica Ceca e Cile sono i fanalini di coda.

Per quanto riguarda l’indice di vulnerabilità esterna calcolata da Pioneer Investments, l'Asia è l'area meno vulnerabile all'interno dell'universo emerging markets, con India e Cina nella parte superiore della graduatoria.

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