Europa
High yield, investitori ben compensati nonostante la volatilità
25 Maggio 2016 09:37
sset class che può offrire risultati stabili e importanti vantaggi in termini di diversificazione, a prescindere dal contesto di mercato di breve periodo. È così che dovrebbe essere considerato il segmento delle obbligazioni high yield secondo Peter Harvey, gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU1046235732"]Schroder ISF Strategic Credit[/tooltip-fondi].
Per il manager, sebbene le valutazioni nel mercato high yield europeo e americano siano ora di nuovo vicine alle medie di lungo termine, gli investitori sono ancora ben compensati per tenerle in portafoglio anche durante la volatilità di breve termine. Non solo. È ancora possibile, per i gestori attivi, catturare il valore relativo ampliando lo sguardo in termini di valute, settori e categorie di rating.
Per esempio le obbligazioni high yield nella categoria di rating BB offrono un valore molto allettante, rispetto ai bond con rating BBB, ora che la Banca centrale europea ha ampliato il proprio programma di acquisti anche alle obbligazioni europee non finanziarie BBB. In secondo luogo, a inizio 2016, le obbligazioni finanziarie non hanno tenuto il passo delle obbligazioni non finanziarie. A faticare è stato soprattutto il settore assicurativo: in base alle valutazioni di Peter Harvey, le preoccupazioni su questo tema sono cresciute esageratamente.
Il manager, inoltre, pur essendo pronto a comprare selettivamente sul mercato high yield americano, tiene sempre bene a mente la differenza in termini di leva finanziaria mentre, dopo un forte rally delle materie prime, intravede ancora degli scampoli di valore da poter cogliere.
Peter Harvey, infine, delinea delle opportunità da cogliere anche a livello settoriale. “Ci aspettiamo che i tassi di interesse e i rendimenti dei titoli di Stato americani saliranno nei prossimi 12 mesi, dato che l’inflazione del settore dei servizi è superiore al 2,5% annuo, che alcuni prezzi energetici son già aumentati di più del 50% e che la Fed è chiaramente in ritardo. Con tassi di interesse potenzialmente più elevati, alcuni settori, come quello bancario, dovrebbero beneficiarne, mentre altri, come quello immobiliare, potrebbero faticare” spiega il manager.
Per il manager, sebbene le valutazioni nel mercato high yield europeo e americano siano ora di nuovo vicine alle medie di lungo termine, gli investitori sono ancora ben compensati per tenerle in portafoglio anche durante la volatilità di breve termine. Non solo. È ancora possibile, per i gestori attivi, catturare il valore relativo ampliando lo sguardo in termini di valute, settori e categorie di rating.
Per esempio le obbligazioni high yield nella categoria di rating BB offrono un valore molto allettante, rispetto ai bond con rating BBB, ora che la Banca centrale europea ha ampliato il proprio programma di acquisti anche alle obbligazioni europee non finanziarie BBB. In secondo luogo, a inizio 2016, le obbligazioni finanziarie non hanno tenuto il passo delle obbligazioni non finanziarie. A faticare è stato soprattutto il settore assicurativo: in base alle valutazioni di Peter Harvey, le preoccupazioni su questo tema sono cresciute esageratamente.
Il manager, inoltre, pur essendo pronto a comprare selettivamente sul mercato high yield americano, tiene sempre bene a mente la differenza in termini di leva finanziaria mentre, dopo un forte rally delle materie prime, intravede ancora degli scampoli di valore da poter cogliere.
Peter Harvey, infine, delinea delle opportunità da cogliere anche a livello settoriale. “Ci aspettiamo che i tassi di interesse e i rendimenti dei titoli di Stato americani saliranno nei prossimi 12 mesi, dato che l’inflazione del settore dei servizi è superiore al 2,5% annuo, che alcuni prezzi energetici son già aumentati di più del 50% e che la Fed è chiaramente in ritardo. Con tassi di interesse potenzialmente più elevati, alcuni settori, come quello bancario, dovrebbero beneficiarne, mentre altri, come quello immobiliare, potrebbero faticare” spiega il manager.