delega di gestione
Perchè le soluzioni ad ampia delega potrebbero risultare vincenti
30 Giugno 2016 09:47
ito del voto del referendum inglese ha colto di sorpresa la maggior parte degli investitori (anche quelli professionali) provocando un crollo delle asset class più rischiose (azioni e titoli del credito) e una fuga verso i cosiddetti rifugi sicuri (oro, titoli di stato tedeschi e americani, yen e franco svizzero).
Gli investitori retail, che già avevano assunto un atteggiamento poco propenso al rischio (soprattutto alla luce di quanto accaduto nei primi due mesi dell’anno), si sono ulteriormente chiusi a riccio. Ma, come sempre è consigliato in questi casi, per gli investitori è essenziale mantenere la calma durante le fasi di maggiore volatilità. Anche perché, le turbolenze di mercato creano dei disallineamenti di prezzo che i gestori attivi e più capaci possono sfruttare per acquisti in ottica di medio lungo termine.
Fidelity International, per esempio, ritiene che occorra distinguere tra l’ottica di più breve periodo e l’orizzonte di lungo termine. È certamente opportuno un approccio prudente, in quanto la fuga verso i beni rifugio è probabilmente destinata a continuare nel breve termine, tuttavia, su un orizzonte temporale più lungo, è senz’altro possibile beneficiare del contesto attuale per acquistare a valutazioni molto interessanti le azioni e le obbligazioni a spread con le migliori prospettive di apprezzamento. Di conseguenza, possono essere particolarmente indicati per lo scenario attuale le soluzioni ad ampia delega e in particolare i fondi multi-asset maggiormente diversificati e flessibili.
Non solo. Al fine di ottimizzare la stabilità dei portafogli possono rivelarsi utili le soluzioni obbligazionarie gestite con un approccio total return. E per chi persegue la crescita tipica dell’investimento azionario ma teme la volatilità? Per questi investitori si segnalano le soluzioni azionarie a dividendo che hanno saputo ottenere in modo piuttosto costante nel tempo performance superiori all’indice mantenendo al contempo livelli di volatilità inferiori.
Gli investitori retail, che già avevano assunto un atteggiamento poco propenso al rischio (soprattutto alla luce di quanto accaduto nei primi due mesi dell’anno), si sono ulteriormente chiusi a riccio. Ma, come sempre è consigliato in questi casi, per gli investitori è essenziale mantenere la calma durante le fasi di maggiore volatilità. Anche perché, le turbolenze di mercato creano dei disallineamenti di prezzo che i gestori attivi e più capaci possono sfruttare per acquisti in ottica di medio lungo termine.
Fidelity International, per esempio, ritiene che occorra distinguere tra l’ottica di più breve periodo e l’orizzonte di lungo termine. È certamente opportuno un approccio prudente, in quanto la fuga verso i beni rifugio è probabilmente destinata a continuare nel breve termine, tuttavia, su un orizzonte temporale più lungo, è senz’altro possibile beneficiare del contesto attuale per acquistare a valutazioni molto interessanti le azioni e le obbligazioni a spread con le migliori prospettive di apprezzamento. Di conseguenza, possono essere particolarmente indicati per lo scenario attuale le soluzioni ad ampia delega e in particolare i fondi multi-asset maggiormente diversificati e flessibili.
Non solo. Al fine di ottimizzare la stabilità dei portafogli possono rivelarsi utili le soluzioni obbligazionarie gestite con un approccio total return. E per chi persegue la crescita tipica dell’investimento azionario ma teme la volatilità? Per questi investitori si segnalano le soluzioni azionarie a dividendo che hanno saputo ottenere in modo piuttosto costante nel tempo performance superiori all’indice mantenendo al contempo livelli di volatilità inferiori.
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