Brexit
Cercare valore per il lungo periodo in un contesto complicato
13 Luglio 2016 09:39
e negli ultimi giorni i mercati sembrerebbero essere meno instabili, la seduta di Borsa di venerdì 24 giugno, la prima dopo l’esito del referendum inglese, è senz’altro eloquente sul contesto che stiamo vivendo. Si stima che in una sola giornata le perdite sui listini azionari di tutto il mondo siano ammontati a 2.000 miliardi di dollari, 637 dei quali imputabili alle sole Borse europee. Da Tokyo (-7,92%) a Francoforte (-6,82%), da Madrid (-12,35%) a Piazza Affari (-12,48%) è stato un lungo bollettino di crolli degli indici: e anche Wall Street (-3,6%), Zurigo (-3,44%) e Londra (-3,15%), che hanno limitato le perdite non possono certo dire di aver schivatolo tsunami della Brexit.
Quello che complica maledettamente le scelte degli investitori è il fatto che, sebbene si siano venute a creare delle opportunità, è difficile individuare i titoli azionari che, oltre che risultare sottovalutati, hanno le potenzialità di un recupero di valore in Borsa nel medio lungo periodo. Un approccio che permette di poter ottenere un vantaggio competitivo investendo con un orizzonte temporale di lungo termine è il Quality Growth di Vontobel.
“Investendo nel lungo termine e acquistando titoli di società con valutazioni ragionevoli, siamo in grado di trovare il valore intrinseco dei business di qualità con crescita sostenibile. Il nostro segreto è quello di sfruttare l’effetto del reinvestimento degli utili delle società in cui investiamo” fa sapere Matthew Benkendorf, Chief Investment Officer di Vontobel, che poi aggiunge: “I titoli di qualità proteggono dal «downside» (pericolo di forti correzioni in Borsa) grazie alla continuità dei loro utili. Quando i mercati scendono i titoli di qualità tendono a scendere meno: l’obiettivo del nostro stile di investimento è quello di battere il benchmark”.
Un obiettivo che è stato centrato nel lungo periodo dai fondi di Vontobel che adottano l’approccio Quality Growth. In particolare, per esempio, il Global Equity ha registrato dal suo lancio (luglio 2005) una performance del 138,7% contro il 71% dell’indice MSCI AC world TR net, mentre l’[tooltip-fondi codice_isin="lu0040506734"]Emerging Markets Equity[/tooltip-fondi], sempre dal suo lancio (novembre 1992) ha guadagnato il 701,3% contro il 232,6% dell’MSCI Emerging markets TR net.
Ma quali sono i tratti distintivi di questo approccio? Innanzitutto la capacità di catturare le fasi di rialzo con una percentuale molto maggiore rispetto alla percentuale delle fasi di ribasso. Per esempio, negli ultimi 10 anni, a livello globale, l’Equity Global ha catturato il 91,2% delle fasi di rialzo dei mercati azionari globali ed è riuscito a limitare al 69,1% le fasi di ribasso. In secondo luogo, le società di alta qualità consentono di stimare i loro utili futuri in modo più accurato rispetto alle altre compagnie. Negli ultimi 10 anni, a livello globale, le previsioni delle aziende di alta qualità hanno registrato una volatilità dello 0,49% mentre quelle relative al resto del mercato hanno avuto una volatilità quasi doppia (0,93%). Infine, Vontobel predilige in questo approccio società contraddistinte da un contenuto rapporto debiti / Ebitda (margini operativi lordi) e un alto ROE (return on equity).
Quello che complica maledettamente le scelte degli investitori è il fatto che, sebbene si siano venute a creare delle opportunità, è difficile individuare i titoli azionari che, oltre che risultare sottovalutati, hanno le potenzialità di un recupero di valore in Borsa nel medio lungo periodo. Un approccio che permette di poter ottenere un vantaggio competitivo investendo con un orizzonte temporale di lungo termine è il Quality Growth di Vontobel.
“Investendo nel lungo termine e acquistando titoli di società con valutazioni ragionevoli, siamo in grado di trovare il valore intrinseco dei business di qualità con crescita sostenibile. Il nostro segreto è quello di sfruttare l’effetto del reinvestimento degli utili delle società in cui investiamo” fa sapere Matthew Benkendorf, Chief Investment Officer di Vontobel, che poi aggiunge: “I titoli di qualità proteggono dal «downside» (pericolo di forti correzioni in Borsa) grazie alla continuità dei loro utili. Quando i mercati scendono i titoli di qualità tendono a scendere meno: l’obiettivo del nostro stile di investimento è quello di battere il benchmark”.
Un obiettivo che è stato centrato nel lungo periodo dai fondi di Vontobel che adottano l’approccio Quality Growth. In particolare, per esempio, il Global Equity ha registrato dal suo lancio (luglio 2005) una performance del 138,7% contro il 71% dell’indice MSCI AC world TR net, mentre l’[tooltip-fondi codice_isin="lu0040506734"]Emerging Markets Equity[/tooltip-fondi], sempre dal suo lancio (novembre 1992) ha guadagnato il 701,3% contro il 232,6% dell’MSCI Emerging markets TR net.
Ma quali sono i tratti distintivi di questo approccio? Innanzitutto la capacità di catturare le fasi di rialzo con una percentuale molto maggiore rispetto alla percentuale delle fasi di ribasso. Per esempio, negli ultimi 10 anni, a livello globale, l’Equity Global ha catturato il 91,2% delle fasi di rialzo dei mercati azionari globali ed è riuscito a limitare al 69,1% le fasi di ribasso. In secondo luogo, le società di alta qualità consentono di stimare i loro utili futuri in modo più accurato rispetto alle altre compagnie. Negli ultimi 10 anni, a livello globale, le previsioni delle aziende di alta qualità hanno registrato una volatilità dello 0,49% mentre quelle relative al resto del mercato hanno avuto una volatilità quasi doppia (0,93%). Infine, Vontobel predilige in questo approccio società contraddistinte da un contenuto rapporto debiti / Ebitda (margini operativi lordi) e un alto ROE (return on equity).
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