Brexit

Idee di investimento – Azioni – 18 luglio 2016

18 Luglio 2016 09:27

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ortante sottolineare che, dal febbraio 2016 i mercati globali si sono ripresi notevolmente (almeno fino al referendum del 23 giugno). Questo sembra essere in gran parte dovuto al rinnovato stimolo economico cinese che ha allentato le preoccupazioni circa la crescita di Pechino” sottolineano, nell’articolo “Cosa hanno insegnato le ultime crisi dei mercati”, gli esperti di Morgan Stanley Investment Management, che poi aggiungono: “Inoltre i prezzi del petrolio hanno recuperato considerevolmente, riducendo la pressione al ribasso sugli utili del settore energetico. Allo stesso tempo, ai livelli attuali, i prezzi del greggio rimangono sufficientemente bassi per fornire significativo stimolo economico per i consumatori globali”. Sempre secondo i professionisti di Morgan Stanley Investment Management è difficile immaginarsi un brusco indebolimento dell’economia globale se, come ha detto il 22 giugno il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, «l’economia degli Stati Uniti è in buona forma» (come peraltro confermato dai solidi dati dei payroll non agricoli di giugno). “Gli investitori potrebbero voler mantenere un occhio sugli Stati Uniti e sulla crescita cinese. Se questi continuano ad essere stabili, la Brexit porterà sicuramente a una maggiore volatilità e incertezza, ma potrebbe non avere un impatto negativo duraturo sui mercati globali” concludono gli esperti di Morgan Stanley Investment Management.

In ogni caso, c’è una previsione che sembra mettere davvero d’accordo tutti sul dopo Brexit: la forte incertezza che gli investitori evidenziano, continuerà a mantenere un’alta volatilità sui mercati. Ma, come dicono molti gestori attivi, la volatilità di oggi è la performance di domani. Tradotto in pratica, significa che una paziente selezione oggi di asset e titoli svenduti o sottovalutati può assicurare un interessante extra rendimento nel medio lungo periodo. La pensano esattamente così Michael Browne e Steve Frost, Portfolio manager del Legg Mason Martin Currie European Absolute Alpha Fund. “In primo luogo, ci siamo concentrati sulla protezione del capitale, riducendo il bilancio e l’esposizione netta in questo periodo iniziale di incertezza” rivelano nell’articolo “Come sfruttare la volatilità generata dalla Brexit” i due manager che poi aggiungono: “Come strategia paneuropea, abbiamo la flessibilità necessaria per concentrarsi su quei paesi e quelle aziende che sono o meno esposti all’impatto del Brexit, o che potranno beneficiare di essa, alla ricerca di opportunità per acquistare titoli interessanti e assumere posizioni corte su quelli che dovranno fronteggiare le problematiche legate dall’impatto economico di questo evento storico”. La ricerca di Michael Browne e Steve Frost si concentra su modelli di business europei, in particolare di imprese che stanno crescendo ad un ritmo superiore a quello del PIL, con una forte quota di mercato, pricing power e una bassa sensibilità alle problematiche legate ai mercati emergenti: i due manager stanno inoltre cercando di acquistare quelle aziende i cui rischi per i loro modelli di business siano già scontati.

Un altro approccio che permette di poter ottenere un vantaggio competitivo investendo con un orizzonte temporale di lungo termine è il Quality Growth di Vontobel. “Investendo nel lungo termine e acquistando titoli di società con valutazioni ragionevoli, siamo in grado di trovare il valore intrinseco dei business di qualità con crescita sostenibile. Il nostro segreto è quello di sfruttare l’effetto del reinvestimento degli utili delle società in cui investiamo” fa sapere nell’articolo “Cercare valore per il lungo periodo in un contesto complicato” Matthew Benkendorf, Chief Investment Officer di Vontobel, che poi aggiunge: “I titoli di qualità proteggono dal «downside» (pericolo di forti correzioni in Borsa) grazie alla continuità dei loro utili. Quando i mercati scendono i titoli di qualità tendono a scendere meno: l’obiettivo del nostro stile di investimento è quello di battere il benchmark”.

Infine, analizzando i possibili impatti della Brexit, Jens Peers, CFA, Chief Investment Officer, Sustainable Equities di Mirova (gruppo Natixis Global Asset Management), si aspetta che la crescita economica sarà condizionata negativamente, i rendimenti scenderanno, le banche centrali manterranno i tassi bassi per un periodo più lungo e proseguiranno con le loro politiche accomodanti nel prossimo futuro. “Stimiamo inoltre che i mercati azionari attraverseranno periodi difficili, la sterlina britannica e l'euro si svaluteranno rispetto al dollaro statunitense, allo yen giapponese e al franco svizzero, e le obbligazioni corporate e periferiche sottoperformeranno se il mercato andrà in modalità risk-off (vendita di titoli ritenuti più rischiosi per la crescita dell’avversione al rischio da parte degli investitori, ndr). Inoltre, sul fronte azionario, ci aspettiamo la sottoperformance dei titoli finanziari e dei titoli dei beni voluttuari, nonché la sovraperformance di sanità, energia e beni di prima necessità” spiega, nell’articolo “Ecco su quali tematiche la Brexit non avrà alcun impatto”, Jens Peers.

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