BlackRock
Mercati azionari, focus sugli utili e sugli emergenti
20 Luglio 2016 09:42
yle="color: #4b72ab;">Per BlackRock ci vorrebbe o una ripresa della crescita degli utili, oppure una nuova spinta politica verso l'espansione fiscale e le riforme strutturali.
Dopo un inizio d’anno al cardiopalma sui mercati, da metà febbraio le borse hanno recuperato buona parte delle ingenti perdite. Poi, in prossimità del referendum britannico sulla permanenza del Regno Unito nella UE, si è riaccesa la volatilità con picchi, come quelli che si erano visti a gennaio, nelle giornate del 24 e del 27 giugno, immediatamente successivi al successo dei sostenitori della Brexit. Se si analizzano gli andamenti dei mercati in questi primi sette mesi del 2016 (anzi, per meglio dire, dalla primavera del 2015), si notano alcuni punti fermi.
In primis, i mercati sono sempre più esposti a folate di volatilità perché i fondamentali dell’economia globale restano deboli: se gli USA mantengono una buona velocità di crociera, l’Europa dovrà fare i conti con gli impatti della Brexit, il Giappone non splende e la Cina sta rallentando. In secondo luogo, le valutazioni delle Borse restano piuttosto care in base al rapporto prezzo / utili (p/e).
Ecco perché, come fa notare Richard Turnill, BlackRock Global Chief Investment Strategist, una ripresa degli utili porterebbe a delle aspettative più ottimiste sull’azionario. BlackRock è prudente sull’azionario, in particolare quello europeo, a causa dell'avversione al rischio, dell’aumento delle valutazioni e della scarsa crescita degli utili. Gli utili USA sono stabili da un anno ormai, quelli giapponesi sono in calo, mentre quelli dei mercati emergenti mostrano solo timidi segnali di ripresa. L'incertezza sull'evoluzione dei rapporti tra Gran Bretagna e UE potrebbe ulteriormente comprimere gli utili europei.
“Che cosa ci renderebbe più ottimisti? Una ripresa della crescita degli utili, oppure una nuova spinta politica verso l'espansione fiscale e le riforme strutturali" ha risposto Richard Turnill che ha poi aggiunto: " Nell'attuale contesto di tassi bassi preferiamo azioni di qualità e dividend growers (azioni di società che puntano alla crescita costante dei dividendi): queste ultime registreranno sovra performance quando la Fed alla fine alzerà i tassi".
BlackRock evidenzia inoltre un ritorno d’interesse nei confronti degli attivi dei mercati emergenti, grazie alle riforme strutturali in alcuni paesi e alla forte domanda degli investitori che fuggono dai tassi negativi. Le difficoltà cicliche che hanno portato a rendimenti bassi per i mercati emergenti negli ultimi anni si stanno invertendo. In particolare, BlackRock preferisce il debito emergente in valuta forte per generare rendimenti.
Dopo un inizio d’anno al cardiopalma sui mercati, da metà febbraio le borse hanno recuperato buona parte delle ingenti perdite. Poi, in prossimità del referendum britannico sulla permanenza del Regno Unito nella UE, si è riaccesa la volatilità con picchi, come quelli che si erano visti a gennaio, nelle giornate del 24 e del 27 giugno, immediatamente successivi al successo dei sostenitori della Brexit. Se si analizzano gli andamenti dei mercati in questi primi sette mesi del 2016 (anzi, per meglio dire, dalla primavera del 2015), si notano alcuni punti fermi.
In primis, i mercati sono sempre più esposti a folate di volatilità perché i fondamentali dell’economia globale restano deboli: se gli USA mantengono una buona velocità di crociera, l’Europa dovrà fare i conti con gli impatti della Brexit, il Giappone non splende e la Cina sta rallentando. In secondo luogo, le valutazioni delle Borse restano piuttosto care in base al rapporto prezzo / utili (p/e).
Ecco perché, come fa notare Richard Turnill, BlackRock Global Chief Investment Strategist, una ripresa degli utili porterebbe a delle aspettative più ottimiste sull’azionario. BlackRock è prudente sull’azionario, in particolare quello europeo, a causa dell'avversione al rischio, dell’aumento delle valutazioni e della scarsa crescita degli utili. Gli utili USA sono stabili da un anno ormai, quelli giapponesi sono in calo, mentre quelli dei mercati emergenti mostrano solo timidi segnali di ripresa. L'incertezza sull'evoluzione dei rapporti tra Gran Bretagna e UE potrebbe ulteriormente comprimere gli utili europei.
“Che cosa ci renderebbe più ottimisti? Una ripresa della crescita degli utili, oppure una nuova spinta politica verso l'espansione fiscale e le riforme strutturali" ha risposto Richard Turnill che ha poi aggiunto: " Nell'attuale contesto di tassi bassi preferiamo azioni di qualità e dividend growers (azioni di società che puntano alla crescita costante dei dividendi): queste ultime registreranno sovra performance quando la Fed alla fine alzerà i tassi".
BlackRock evidenzia inoltre un ritorno d’interesse nei confronti degli attivi dei mercati emergenti, grazie alle riforme strutturali in alcuni paesi e alla forte domanda degli investitori che fuggono dai tassi negativi. Le difficoltà cicliche che hanno portato a rendimenti bassi per i mercati emergenti negli ultimi anni si stanno invertendo. In particolare, BlackRock preferisce il debito emergente in valuta forte per generare rendimenti.
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