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Azioni globali, un approccio a lungo termine per gli investitori europei

Jens Søndergaard di Capital Group ricorda agli investitori che l’extra rendimento di una Borsa di un’area geografica rispetto alle altre non dura per sempre.

1 Agosto 2016 11:16

financialounge -  BCE Capital Group Jens Søndergaard mercati azionari politica monetaria
“Gli investitori sono comprensibilmente diventati impazienti nei confronti delle azioni globali, alla luce di anni di rendimenti più deboli rispetto ai titoli statunitensi. Tuttavia, è importante adottare una prospettiva a lungo termine e comprendere che i periodi prolungati di rendimenti faticosi sono spesso stati seguiti da periodi di rendimenti relativi superiori” ci tiene a sottolinearlo Jens Søndergaard, economista di Capital Group, che ricorda come i mercati sviluppati siano diversi dagli Stati Uniti.

In particolare, fa notare Jens Søndergaard , se i mercati azionari globali hanno registrato performance inferiori rispetto a Wall Street fin dalla crisi finanziaria globale, prima di quel momento, a lungo, era valido l’assunto contrario: comprendere queste tendenze non sostituisce una ricerca fondamentale sulle singole società, ma ribadisce l’importanza di essere pazienti e di mantenere un portafoglio ben diversificato.

D’altra parte, se le prospettive per l’economia globale rimangono offuscate dal debito elevato, dalle pressioni deflazionistiche e da una crescita ostinatamente lenta, la Banca Centrale Europea ha lanciato misure di stimolo aggressive, tra le quali l’impiego di tassi di interesse negativi e un massiccio programma di acquisti obbligazionari.
Decisioni che richiedono tempo prima di poterne valutare gli effetti.

Nel frattempo, alcune società si sono lasciate alle spalle le problematiche regionali.
“Tra queste, società tecnologiche europee come ASML e compagnie del settore sanitario come le farmaceutiche Novartis e GlaxoSmithKline. Inoltre, con la caduta dei tassi di interesse in territorio negativo in tutto il continente, le azioni con dividendo sono diventate più interessanti su base relativa” specifica Jens Søndergaard.

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