ESG

Broker azionari, la Mifid 2 spronerà la ricerca Esg

Cresce l’interesse per tutte le informazioni aziendali sociali e ambientali e l’industria del brokerage azionario affina i propri modelli di valutazione.

1 Agosto 2016 11:29

financialounge -  ESG Etica Sgr finanza etica MiFID II
Il recepimento della Mifid 2 (la nuova versione della direttiva Ue sugli strumenti finanziari: Markets in Financial Instruments Directive), prevista al momento per il 2018, delinea nuove opportunità per l’industria del brokerage azionario.

Fra le opportunità si potrebbe includere la possibilità che alcuni broker decidano di offrire ai propri clienti anche dati e ricerca Esg (environmental, social, government, gestione etica ed ambientale).
Questo significa che i broker integreranno la ricerca tradizionale le informazioni Esg nelle proprie ricerche e nei modelli di valutazione degli analisti.
E questo perché l’offerta di ricerca Esg potrebbe rappresentare per qualcuno una possibile forma di diversificazione della propria offerta alla luce delle novità introdotte, per l’appunto, dalla Mifid 2.

I parametri alla base della scelta saranno ancor più stringenti e spazieranno dalla qualità della ricerca alla capacità di offrire un prodotto o un servizio a valore aggiunto, fino a elementi distintivi che permettano di essere notati e quindi remunerati.
In tutti i casi, mettendo in secondo piano l’entrata in vigore della Mifid 2, emerge in modo chiaro che è in corso un cambiamento nell’ambito della ricerca Esg.

Tra i fattori che vanno in questa direzione si possono evidenziare l’aumento dell’attenzione, a livello mediatico e regolamentare, su questi temi, la completezza della diffusione da parte dei data provider di informazioni Esg , le richieste degli investitori istituzionali (i grandi asset owner soprattutto) che iniziano a chiedere agli analisti di prendere in esame nelle proprie analisi anche alcuni parametri Esg.

Tuttavia, come ha avuto modo di sottolineare Pietro Gasparri, Consigliere di Aiaf e di Effas, l’affermazione dell’analisi Esg esige un cambiamento culturale e di approccio da parte di tutti gli attori coinvolti, ovvero sia da parte delle società che da parte degli investitori e degli analisti.
“Questi ultimi, in particolare, dovranno acquisire familiarità con un tipo di analisi diversa rispetto a quella tradizionale ma soprattutto dovranno imparare a ragionare meno in ottica di breve termine e più in ottica di medio-lungo termine” puntualizza Pietro Gasparri.

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