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International Editor’s Picks – 29 agosto 2016

29 Agosto 2016 09:27

financialounge -  Amazon big data Dataism International Editor's Picks Internet of Things occupazione tassi di interesse USA
style="color: #4b72ab;">Dataismo, il nuovo credo dell’Umanità
La Federal Reserve non è la sola al mondo ad essere data-dipendente. Presto lo saremo tutti, anzi lo siamo già, è il nuovo credo. Lo sostiene lo storico israeliano Yuval Noah Harari nella lettura del weekend del Financial Times. Secondo Harari per migliaia di anni gli uomini hanno obbedito a Dio, poi con l’umanesimo, l’illuminismo e il positivismo hanno cominciato a credere solo a se stessi e a trovare dentro di sé le risposte su cosa era giusto fare. Ora anche quest’era è al tramonto, a dirci come dobbiamo comportarsi provvedono sempre più gli algoritmi basati sui milioni di dati che ogni giorno il grande fratello digitale raccoglie su di noi. Grazie ai big data è un algoritmo che sa meglio di noi cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa mangiare, come comportarci, che studi intraprendere e che lavoro fare per avere successo. È la nuova religione dell’era digitale e si chiama Dataism, volendo italianizzare Dataismo. I suoi sacerdoti sono i guru e I profeti della che legittimano nella loro narrativa l’autorità superiore degli algoritmi e dei big data. In questa visione l’intero universo non è che un flusso di dati e noi non siamo altro che piccoli algoritmi biochimici. Forse Janet Yellen legge troppo Harari e troppo poco Adam Smith.

Una settimana in attesa del magic number venerdì
Dopo le parole della Yellen a Jackson Hole i mercati passeranno la settimana alla ricerca di indizi su un rialzo dei tassi americani già al FOMC del 20-21 settembre. Per il numero magico della settimana e anche del mese bisognerà aspettare venerdì 2 settembre quando uscirà il job report di agosto, come riportano i calendari settimanali dei principali media finanziari. Gli economisti si aspettano che la creazione di posti di lavoro abbia rallentato e puntano a 185.000 nuovi posti, in calo rispetto ai 255.000 di luglio. Ma vedono anche un tasso di disoccupazione che scende al 4,8% dal 4,9%. Le retribuzioni sono attese in rispettabile crescita: + 2,5%. Le previsioni di un rialzo dei tassi entro l’anno sono all’80%, equamente divise tra settembre e dicembre. Se il dato di venerdì è forte, la bilancia si sposterà su settembre. In settimana parlano anche esponenti del Federal Open Market Committee, Loretta Mester di Cleveland e Eric Rosengren di Boston, ma non ci si aspetta che possano aggiungere molto a quanto detto dalla loro capa. Gli altri dati importanti della settimana in arrivo dagli USA sono l’indice ISM sull’attività manifatturiera e la fiducia dei consumatori, entrambi relativi ad agosto.

Amazon, la rivoluzione delle piccole cose
Chi sta vincendo sul fronte sempre più caldo di Internet of Things? Il sito specializzato Zacks.com non ha dubbi, il cavallo su cui puntare è Amazon. Negli ultimi anni il colosso di Seattle ha saputo trasformarsi da portale globale di e-commerce in una delle più grandi e diversificate imprese tecnologiche del mondo, e oggi è leader nei settori più promettenti, come appunto IoT. Prima, con Amazon Web Services, ha lanciato una serie di prodotti e servizi cloud che forniscono alle imprese gli strumenti per costruire una presenza online. Poi, proprio da questo business, ha fatto nascere AWS IoT, una piattaforma basata su cloud che consente di gestire e di far interagire in sicurezza tutti gli “oggetti” collegati in rete. Ora Amazon dispone di una linea in continua crescita di device IoT devices, come Echo Speaker, i Dash Buttons e poi l’Internet of Things Dash Button che dispongono di una piattaforma che consente all’utente di programmare in modo personalizzato tutte le “cose” collegate a Internet del suo universo. Per Zacks questa è la chiava del successo, niente che da solo ti cambi la vita, ma un insieme di strumenti che la rendono più facile, comoda e conveniente. Che è esattamente l’idea di partenza di IoT.

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