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Investimenti ambientali, perché non basta escludere le società petrolifere

Se si sceglie di adottare principi di sostenibilità agli investimenti in portafoglio, più del divieto ad investire in specifici settori conta la selezione delle società.

1 Settembre 2016 09:33

financialounge -  Capital Group finanza etica petrolio sostenibilità
Negli ultimi anni è aumentata la sensibilità degli investitori ai temi etici e ambientali. Sempre più spesso, sia gli investitori istituzionali (fondi pensione, fondazioni, enti benefici, casse di previdenza privata, fondi sovrani) che il pubblico retail (e in particolare i piccoli risparmiatori più giovani e le donne) hanno un occhio di riguardo (se non, addirittura, una tassativa preferenza) verso un approccio di investimento sostenibile.

Di solito o si opta per la scelta di aziende che soddisfano precisi prerequisiti etici e ambientali (con tanto di rating assegnato da società indipendenti specializzate) oppure si procede con l’esclusione di interi settori di Borsa. Un approccio, quest’ultimo che, tuttavia, potrebbe non risultare risolutivo. Come fa presente Capital Group.

“Ad esempio,” fanno sapere gli esperti di Capital Group “l'esclusione delle società petrolifere non significa che in modo automatico si debba procedere con il posizionamento in aziende del settore delle tecnologie energetiche più pulite e rinnovabili”. Anche perchè, sempre secondo i professionisti di Capital Group, pure i settori universalmente riconosciuti come forme pulite d'energia, vale a dire il solare e l'eolico, necessitano nel loro ciclo di produzione di combustibili fossili e altri minerali rari. Senza dimenticare, peraltro, che il fabbisogno energetico mondiale non può essere soddisfatto con le sole fonti alternative: come dire che sono ancora indispensabili fonti di energia classiche.

“Pertanto, anziché disinvestire, finora abbiamo optato per un confronto con le società al fine di promuovere un maggior numero di azioni a favore del clima per accompagnare la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio” concludono gli esperti di Capital Group.

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