BCE

Riunione della BCE, forse le attese potrebbero essere un po’ deluse

La prima delle banche centrali ad aprire le danze in settembre dopo un’estate molto tranquilla sui mercati sarà la BCE domani e potrebbe, forse, deludere un po’ le attese.

7 Settembre 2016 10:31

financialounge -  BCE Fabio Castaldi Pictet
“In questo contesto è probabile che Draghi annunci domani l’allungamento dei programmi di QE (Quantitative Easing) di 6 mesi con aggiustamenti tecnici (riduzione / eliminazioni dei limiti in acquisto sulle singole emissioni) per ovviare alla scarsità di titoli da acquistare su certi paesi, Germania in primis” commenta Fabio Castaldi, Senior multi-asset investment manager di Pictet Asset Management, in previsione della riunione di domani della banca centrale europea.

Il manager, ritiene invece improbabile l’annuncio di misure più forti nel corso di questa riunione. Secondo Fabio Castaldi, l’acquisto di obbligazioni bancarie o l’abbandono, nel determinare il peso degli acquisti sui diversi paesi, del ‘capital key ratio’ presentano ostacoli politici e legali al momento non superabili.

“Riteniamo che l’acquisto di azioni (misura peraltro già intrapresa in Giappone dalla Bank of Japan) richieda una riflessione più lunga e articolata nell’ambito del direttorio della BCE” precisa inoltre il manager che poi aggiunge: “Ulteriori misure quali l’incremento degli acquisti su base mensile non sono al momento giustificati (tanto più in un contesto di scarsità di titoli da acquistare) e un’ulteriore riduzione del “depo rate” (-0.40% al momento) non dovrebbe trovare molto supporto tenuto conto degli effetti negativi sul settore bancario”.

Rispetto allo scenario centrale di Pictet AM di un annuncio dell’estensione del QE fino a settembre 2017, Fabio Castaldi reputa possibile che Draghi offra solo delle rassicurazioni in sede di conferenza stampa (Q&A) mantenendo, in tal senso, tutte le opzioni sul tavolo per le successive riunioni di ottobre e dicembre se il contesto macroeconomico, politico o di mercato dovesse richiedere misure più aggressive. “In questo scenario potrebbe essere prevedibile una certa delusione da parte dei mercati” conclude Fabio Castaldi.

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