Indici MSCI, ecco chi ha inventato i benchmark mondiali

Forse non tutti sanno che gli indici MSCI sono stati progettati, sviluppati e resi disponibili a tutti gli investitori in modo gratuito da Capital Group. Dopo aver aperto una sede a Ginevra con il nome Capital International, il gruppo inizia a sviluppare gli indici internazionali che sarebbero diventati gli indici MSCI.

Un progetto nato dall’esigenza di disporre di basket di titoli internazionali affidabili per un confronto con i propri portafogli che già dal 1953, anno del primo investimento di Capital Group al di fuori degli Stati Uniti, implementavano l’approccio innovativo e globale all’investimento che hanno permesso a Capital Group di distinguersi dai concorrenti.

Gli indici MSCI, i più noti dei quali sono l’MSCI World e l’MSCI EAFE, hanno mantenuto nel tempo la caratteristica di essere sempre gratuiti per tutti gli investitori e analisti e, anche per questo, sono i più diffusi al mondo.

Alcuni numeri permettono di delineare meglio il fenomeno. Si stima che circa 10 mila miliardi di dollari di assets in gestione in tutto il mondo abbiano come benchmark un indice MSCI (dati al settembre 2015, in base ai dati riportati da eVestment, Morningstar and Bloomberg). Il 97 per cento dei grandi gestori internazionali adotta come benchmark indici MSCI (in base ai dati di patrimonio al dicembre 2014 di P&I e a quelli dei clienti MSCI al settembre 2015). Oltre 750 ETF indicano come parametro di riferimento un MSCI Index (alla data del 31 dicembre 2015, ricavati aggregando il numero di ETF che replicano un indice MSCI, in base a quanto identificato da Bloomberg). Il 95% degli assets globali internazionali dei fondi pensione USA utilizza un indice MSCI (dati Intersec LLC, giugno 2015).