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BCE, un meeting e una conferenza stampa con poco impatto sul mercato

Le aspettative minime indicavano un prolungamento del QE oltre marzo 2017: la BCE invece ha preferito aspettare i prossimi mesi per giocarsi le munizioni ulteriori.

9 Settembre 2016 16:19

financialounge -  BCE David Simner Fidelity International Mario Draghi
Se alla vigilia della riunione della BCE, i mercati sembravo orientati a scommettere su alcuni nuovi interventi da parte della banca centrale europea, ieri gli operatori sono sembrati delusi dal fatto che non si sia accennato nulla nemmeno sull’allungamento del piano di QE (Quantitative Easing) durante il Consiglio direttivo.

Quest’ultima opzione, infatti, era considerata da molti addetti ai lavori come la (minima) più probabile che Draghi potesse annunciare: una più piccola percentuale di operatori era propensa a prevedere anche un rafforzamento dei volumi di acquisto mensili (attualmente pari a 80 miliardi di euro) e ad un ampliamento delle tipologie di titoli obbligazionari target mentre solo una sparuta minoranza di esperti si era avventurata a ipotizzare l’acquisto di azioni.

“Le decisioni assunte dalla BCE ieri, e la successiva conferenza stampa, si possono archiviare come piuttosto ordinarie” commenta David Simner, Portfolio Manager di Fidelity International, che poi aggiunge: “Le previsioni dello staff della BCE sul PIL e sull'inflazione della zona euro sono state leggermente ridotte mentre è stata lasciata invariata la politica monetaria. Il presidente Mario Draghi ha precisato che le opzioni adottate e messe finora in atto dalla banca centrale europea sono in fase di approfondimento al fine di garantire il buon funzionamento del programma di QE, non mancando di aggiungere alcuni ulteriori dettagli circa la natura e la portata di queste opzioni”.

Il mercato forse è risultato un po’ deluso perché alcuni speravano di ricevere maggiori delucidazioni su come la BCE intenda contrastare la crescente carenza dei Bund tedeschi acquistabili sul mercato. Draghi, tuttavia, ha ribadito la sua determinazione (e quella del Comitato della BCE) nel raggiungere l'obiettivo di inflazione del 2% e la volontà di utilizzare, se necessario, tutti gli strumenti disponibili ed estendere il QE.

Insomma, nel complesso, un meeting e una conferenza stampa con poco impatto sul mercato.

 

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Fidelity International

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