George Soros

Mezzogiorno di fuoco tra Soros e lo sceriffo

Il miliardario Soros pronto a spendere milioni per non far rieleggere il rappresentante della legge di una contea dell’Arizona che si definisce il più duro d’America

di Redazione 16 Settembre 2016 08:00

financialounge -  George Soros Joe Arpaio migranti
Non c'è solo lo scontro tra The Donald e Hillary in America. Un altra competizione elettorale sta appassionando gli americani perchè contrappone uno sceriffo e un miliardario. Lui si chiama Joe Arpaio, e si è autoproclamato lo “sceriffo più duro d’America”. La legge se la fa e la applica da solo tanto da rischiare di essere incriminato per le ronde anti-latinos e anti-immigrati che organizza nel suo territorio, Maricopa County, Arizona. Ora però potrebbe aver incontrato qualcuno più duro di lui, che gli lancia una specie di sfida all’OK Corral.

Si tratta del multimiliardario di origine ungherese George Soros che, oltre a fare soldi a palate con i suoi hedge fund, è anche il paladino dei migranti, dall’Europa agli Stati Uniti. Lo sceriffo ovviamente è un repubblicano che fa il tifo per Donald Trump e ovviamente, come tutti gli sceriffi in America, il suo occhio è ai sondaggi, perché negli States quelli che portano la stella sono eletti dal popolo.

Arpaio si prepara ad affrontare un turno elettorale che gli garantirebbe il settimo mandato, ma ora i soldi di Soros rischiano di farglielo perdere. Lo sceriffo ha parecchi dollari da spendere nella campagna, un tesoretto da 2,9 milioni già pronti messi a disposizione del suo comitato elettorale in vista del voto dell’8 novembre, insieme a quello per le presidenziali, parte dei governatori e del Congresso. Ma potrebbero diventare improvvisamente pochi. Soros ha deciso infatti di sostenere anche finanziariamente il gruppo che sostiene il rivale di Arpaio, il democratico Paul Penzone, che finora ha messo insieme per la campagna solo $326.000, è un ex sergente della polizia di Phoenix che nelle elezioni del 2012 è stato distanziato di 6 punti da Arpaio. Ora i soldi di Soros potrebbero fare la differenza.

Non è la prima volta che finanzia la campagna di uno sceriffo liberal. Lo ha già fatto a Chicago, St. Louis, Orlando, Houston, Albuquerque, Lowndes County in Mississippi e a Caddo Parish in Louisiana, spendendo dollari a milioni

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