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Tassi negativi, oro e liquidità acquisiscono un nuovo ruolo

I tassi di interesse negativi rendono l’investimento in oro più competitivo rispetto ai titoli di stato di qualità e la liquidità interessante per investimenti tattici.

16 Settembre 2016 09:44

financialounge -  Ethenea liquidità oro tassi di interesse Yves Longchamp
Tra le tante implicazioni che determinano l’attuale scenario caratterizzato da tassi di interesse negativi per molti titoli di stato (e obbligazioni societarie di emittenti di levato rating) della zona euro, ce ne sono due che stanno interessando gli analisti: l’oro e la liquidità. Vediamo insieme perché.

Finché i tassi di interesse delle obbligazioni di elevata qualità offrivano un minimo di rendimento, l’appeal dell’oro e della liquidità era limitato. Infatti, l’investimento in oro era interessante in ottica di diversificazione del rischio di portafoglio e per il valore ‘fisico’ del possesso del metallo giallo rispetto alla ‘carta finanziaria’ durante le crisi e le turbolenze di mercato: gli investitori acquistavano oro pur sapendo che non avrebbero potuto contare su flussi cedolari. Ma ora, a questo appeal, si aggiunge il fatto che i titoli di stato della zona euro (tedeschi, in particolare, ma non solo) non pagano alcun interesse (esattamente come avviene con il possesso di lingotti o ETF in oro) mentre il metallo giallo incorpora un valore solido intrinseco materiale.

Per quanto riguarda la liquidità, invece, con i tassi di interesse negativi a breve e con l’inflazione ai minimi termini (o, addirittura, in area deflazione), il mantenimento di una quota consistente in strumenti monetari (conti corrente, conti di deposito, ETF e fondi monetari euro, certificati e pronti contro termine) non fa rinunciare al risparmiatore alcun interesse nel breve termine e, al contempo, offre la possibilità di investire nelle opportunità che si venissero a creare sui mercati.

Tra coloro che hanno di recente modificato la propria view su ruolo dell’oro nei portafogli finanziari, si segnala Yves Longchamp, CFA, Head of Research ETHENEA Independent Investors (Schweiz) AG, che si è occupato di verificare se vi fossero o meno le condizioni per investire nel metallo prezioso.

“Possiamo affermare che sia i bassi rendimenti dei TIPS (Treasury inflation-protected securities, i titoli del Tesoro Usa protetti dall'inflazione) e sia l’elevato prezzo dell’oro, siano due effetti di una stessa causa” sottolinea Yves Longchamp che poi spiega: “Se aumentano l’insicurezza e i timori avviene un incremento delle quotazioni dell’oro e una contrazione dei tassi d’interesse reali (cioè al netto dell’inflazione): i bassi tassi d’interesse reali sono però accettabili per gli investitori solo nella misura in cui è difficile prevedere l’andamento dell’inflazione”.

Ma questo, per Yves Longchamp significa, ad esempio, che la politica monetaria non funziona più o che il valore del denaro è divenuto instabile. Questo peraltro spiegherebbe perché l’oro sia così caro.

“L’oro rappresenta un modo concreto per trasferire un patrimonio da un regime valutario a un altro. L’oro infatti, a differenza di immobili e terreni, si può nascondere. Per investitori come noi, tuttavia, in questo contesto l’oro svolge una funzione di protezione” dice Yves Longchamp secondo il quale il metallo giallo garantisce una ottimale diversificazione di portafoglio in virtù della sua bassa correlazione con l’evoluzione dei corsi azionari e dei tassi d’interesse nominali.

“In passato questo aspetto non era per noi sufficientemente importante dal momento che la liquidità offriva un interesse. Ma in questo contesto, nel quale le consistenze liquide sono soggette al pagamento di interessi di mora pareggiando quindi i costi da sostenere per detenere un etf in oro, il team di gestione del portafoglio di ETHENEA ha deciso di inserire l’oro nel portafoglio di Ethna-AKTIV” conclude Yves Longchamp.

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