Federal Reserve

Meeting Fed, ecco le prime riflessioni dei gestori

La Fed, che ha mantenuto invariati i tassi americani,ha aperto la strada ad un possibile aumento a dicembre ma ha anche delineato uno scenario rialzista meno aggressivo.

23 Settembre 2016 09:29

financialounge -  Federal Reserve PIMCO Richard Clarida Schroders
Dunque, come ampiamente previsto, la Federal Reserve ha optato per un nulla di fatto, lasciando i tassi invariati nel meeting di mercoledì, ma dimostrando che un rialzo del costo del denaro a dicembre è ora più che probabile. Infatti, come si legge nel comunicato successivo alla riunione della Fed, ‘Il Comitato reputa che le argomentazioni che giustificherebbero un aumento dei Fed Funds si siano rafforzate, ma ha deciso, per il momento, di attendere ulteriori segnali di conferma del progresso verso gli obiettivi’: come dire che l’inflazione sembrerebbe avviata a conseguire i target del 2% mentre, al contempo, i rischi nel loro complesso si sono ‘equilibrati’ nel breve termine.

“Nella dichiarazione di oggi, il FOMC (Federal Open Market Committee, l’organismo della Federal Reserve incaricato di operare sui tassi di interesse americani, ndr) ritiene che i rischi ‘sembrano grosso modo equilibrati’. Il comitato ha scelto di non offrire ulteriori indicazioni del calendario, tuttavia, ricordando un passaggio del discorso del presidente Janet Yellen dello scorso 26 agosto a Jackson Hole si può sottolineare che ‘l’ipotesi di un aumento del tasso dei Fed Funds è rafforzata’” puntualizza Richard Clarida, consulente strategico globale di PIMCO, che poi ricorda come, mentre sono aumentati i dissensi all’interno del FOMC (tre membri hanno votato contro la decisione finale) le indicazioni della Fed segnalano negli anni successivi una inclinazione del livello dei tassi più accomodante in termini di livelli riaffermando che questo sarà un decollo molto graduale: infatti, il livello di tassi considerato come neutrale è sceso dal 3% di giugno al 2,875%.

“In questo contesto di consolidamento dell’attività e di continua accelerazione dell’inflazione, dovremmo essere avviati verso un rialzo dei tassi a dicembre di 25 punti base (+0,25%)” commenta invece Keith Wade, Chief Economist & Strategist di Schroders, secondo il quale non è escluso che questa previsione possa tuttavia rivelarsi sbagliata in considerazione delle imminenti elezioni presidenziali USA dell’8 novembre o del referendum costituzionale italiano.

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