Federal Reserve

Prospettive di ulteriori guadagni per le attività più rischiose

La Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi creando le condizioni per una rivalutazione delle attività più rischiose a patto di adottare un’attenta selezione.

28 Settembre 2016 10:49

financialounge -  Federal Reserve Kenneth Taubes mercati obbligazionari tassi di interesse USA
Come previsto, la Federal Reserve la scorsa settimana ha lasciato i tassi di interesse invariati. Nella sua dichiarazione post meeting, il FOMC, (Federal Open Market Committee, l’organismo della Fed che si occupa di tassi di interesse) ha ammesso che i membri del board sono ora più inclini ad un aumento del tasso dei fondi federali ma hanno deciso, per il momento, di attendere ulteriori prove di conferma di un progressivo raggiungimento pieno degli obiettivi.
Secondo Bloomberg, il mercato dei futures posiziona ora al 59% la probabilità di un aumento dei tassi americani a dicembre, sebbene la view mutevole della Fed renda ancora incerto tale evento.

In ogni caso, Kenneth J. Taubes, Chief Investment Officer Pioneer Investments US, alla luce delle dichiarazioni post meeting della BCE, e analizzando i dati relativi alla disoccupazione americana e all’evoluzione dell’inflazione, si è convinto che il mantenimento dei tassi costanti consente di aspettarsi ulteriori guadagni per le attività più rischiose.
“Nel reddito fisso, ci aspettiamo che gli yield registrino piccoli spostamenti, con lievi modifiche nella curva dei rendimenti finché non ci sarà un cambiamento nei dati economici o nella politica della Fed” fa sapere Kenneth J. Taubes che, inoltre, continua a credere che i titoli sovrani dei mercati sviluppati, tra cui la maggior parte del debito degli Stati Uniti, siano poco attraenti: gli investitori infatti risultano non correttamente ricompensati per il rischio di duration (scadenza dei titoli) a causa di rendimenti nominali e reali negativi.

“Il credito (le obbligazioni societarie) risultano invece generalmente più accettabili rispetto ai Treasuries americani , tuttavia anche qui i valori si collocano ben al di sotto delle medie storiche” sostiene Kenneth J. Taubes per il quale i titoli a tasso variabile, inclusi i titoli strutturati e gli event-linked (come per esempio i catastrophe bond), possono invece essere presi in considerazione per la copertura del rischio di rialzo dei tasso di interesse. “Con rendimenti così bassi e una curva dei rendimenti piatta, le obbligazioni di durata più breve sono diventate meno costose” spiega il manager che, infine, in ambito azionario, privilegia le large cap alle small cap sebbene veda opportunità in titoli mid-cap, molti dei quali stanno beneficiando di una crescita secolare.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Pioneer Investments

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