Columbia Threadneedle Investments

La domanda di beni e servizi necessita di un'effettiva espansione fiscale

Per stimolare la domanda di beni e servizi in Europa occorre accompagnarla con un'effettiva espansione fiscale che faccia leva sui tassi bassi di mercato.

5 Ottobre 2016 09:36

financialounge -  Columbia Threadneedle Investments debito Europa Mark Burgess mercati azionari titoli di stato
L’Europa continua a registrare una crescita lenta, un'inflazione contenuta e tassi bassi. Ne ha preso atto anche la BCE che, nella riunione dello scorso 8 settembre ha rivisto al ribasso le proprie stime relative alla crescita del PIL 2017 (portandola all’1,7% dal precedente 1,8%) e all’inflazione attesa (posizionandola all’1,2% per il 2017 e all’1,6% nel 2018).

Un contesto che ha implicazioni significative per le famiglie, per le imprese e per gli investitori. Le prime restano ancora fortemente preoccupate per il futuro e preferiscono risparmiare invece che aumentare i consumi mentre le seconde, sapendo che i tassi di interesse resteranno bassi per ancora molto tempo e che la crescita stenta a materializzarsi, preferiscono aspettare posticipando i nuovi investimenti a data da destinare. Per quanto riguarda invece gli investitori, emerge un forte contrasto tra i tassi dei titoli di stato ai minimi storici e le valutazioni delle azioni che non si possono definire a buon mercato.

In mezzo, ci sono alcune opportunità per ricavare maggiori rendimenti rispetto ai titoli governativi euro ma con differenti profili di rischio, come per esempio, le obbligazioni societarie. A questo proposito, è interessante constatare che le opinioni sul debito aziendale differiscono molto tra i diversi asset manager.

“L’esposizione alle obbligazioni societarie è nel suo insieme neutrale, come risultante di una predilezione per gli high yield rispetto alle obbligazioni con rating investment grade. Su queste ultime, infatti, siamo moderatamente negativi, essendo alla fine del ciclo del credito, in un contesto di crescita economica debole redditività messa a dura prova” dice per esempio Mark Burgess, Chief Investment Officer EMEA e Responsabile azionario globale di Columbia Threadneedle Investments che poi spiega: “Di norma, le attività di M&A (fusione e acquisizione) e di buy back (riacquisto di azioni proprie) finanziati col debito, tipiche della fine ciclo economico, tendono a ripercuotersi negativamente sulle obbligazioni societarie. Inoltre la disponibilità di risorse a basso costo in tutta Europa tende a ridurre ulteriormente il costo del credito”.

Ma c’è di più, per Mark Burgess le attuali valutazioni risultano correttamente adeguate mentre all'inizio dell'anno risultavano convenienti. “I tagli ai tassi d'interesse potranno stimolare la domanda solo se accompagnati da un'effettiva espansione fiscale” sostiene Mark Burgess, secondo il quale l'attuale contesto diventa di conseguenza sempre meno invitante.

Come fare a invertite il trend? “Se i governi sfruttassero i margini consentiti dai bassi tassi d'interesse per aumentare la spesa pubblica potrebbero riattivarsi percorsi interessanti di ripresa” fa sapere Mark Burgess, secondo il quale l'Europa è stata criticata per il fatto di associare la spinta all'austerità con un basso livello dei tassi d'interesse, in piena violazione del criterio di collegamento fiscale.

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