Andrea Delitala

Investimenti, una delega operativa al gestore per affrontare i nuovi scenari

Il contesto favorevole al mercato obbligazionario e, in parte a quello azionario sembra affievolirsi: per gli investimenti il risparmiatori deve delegare le scelte.

7 Ottobre 2016 09:46

financialounge -  Andrea Delitala MAGO Pictet Pictet Multi Asset Global Opportunities
In occasione del terzo compleanno del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0941349275"]Pictet-Multi Asset Global Opportunities (MAGO)[/tooltip-fondi] che ha avuto un grande successo tra i risparmiatori (superando i 3 miliardi di euro di masse in gestione), FinanciaLounge ha intervistato Andrea Delitala, Head of Euro Multi Asset di Pictet Asset Management, per chiedere a chi è indicato questo fondo e quali siano le caratteristiche.

A quale tipologia di risparmiatori può essere indicato questo comparto?

"La costruzione di portafogli efficienti è complicata dalla repressione finanziaria messa in atto dalle Banche Centrali e da rischi politici crescenti (che ha portato i tassi ai minimi storici e in molti casi in territorio negativo). Questo regime, comunemente ricondotto alla compressione dei rendimenti obbligazionari (dovuto agli acquisti sul mercato da parte della banche centrali), ha favorito questi ultimi ma anche gli investimenti rischiosi come le azioni. Se siamo ad un punto di svolta per le politiche monetarie, il rischio è di rovesciamento delle suddette implicazioni favorevoli per gli investimenti. Per i risparmiatori è difficile valutare correttamente la portata di questi eventi. La delega operativa fornita al fondo MAGO, è utile per ottenere rendimenti positivi (in un mondo sempre più scarso) contendo allo stesso tempo i rischi."

Quali sono le caratteristiche distintive del fondo?

"Il fondo MAGO si propone di massimizzare il rendimento realizzabile esponendo il portafoglio ad un rischio medio simile a quello di un titolo di stato italiano a 5-7 anni (la cui volatilità è intorno al 5%), senza tuttavia esporsi al rischio di credito insito nel BTP. Il nostro stile d’investimento è caratterizzato da un processo di costruzione del portafoglio che parte dall’analisi degli scenari macroeconomici e di mercato e ne valuta le probabilità implicite desunte dai prezzi delle attività finanziarie: quando le valutazioni paiono estreme rispetto agli scenari plausibili, si presentano opportunità tattiche sia speculative che difensive. Il fondo mantiene una quota in media di circa il 30% in titoli azionari gestiti in chiave tattica (anche attraverso derivati), al fine di minimizzare i drawdown (le perdite dai massimi) di mercato."

In questa fase quali sono le principali scelte di portafoglio?

"Stiamo riducendo (dal mese di agosto) strategicamente la durata finanziaria (esposizione al movimento dei rendimenti) del portafoglio. Nel campo obbligazionario stiamo allocando più rischio su strategie di valore relativo rispetto a quelle direzionali (ad esempio puntando sul rialzo dei titoli USA indicizzati all’inflazione contro il ribasso sui Futures dei titoli del Tesoro). In generale stiamo anche riducendo i rischi del portafoglio incrementando le strategie di protezione attraverso l’acquisto di volatilità su indici azionari. In ambito azionario, l’esposizione più rilevante è quella alle spese infrastrutturali americane, tema economico promosso da entrambi i candidati alle elezioni presidenziali USA di novembre."

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Pictet Asset Management

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