cina

Cina, l’indebitamento rappresenta un rischio significativo

L’Assemblea Nazionale del Popolo cinese ha fissato al 13% l’obiettivo di crescita annua del credito mentre l’indebitamento del paese mostra evidenti segnali di rischio.

12 Ottobre 2016 10:01

financialounge -  cina Renminbi settore immobiliare Yves Longchamp
Le autorità di Pechino dovrebbero tornare a implementare misure di sostegno alla crescita, focalizzandosi su ulteriori investimenti in infrastrutture e con un aumento del credito, in modo tale da raggiungere il proprio obiettivo di espansione annua.
“Questa situazione, però, non farà altro che aggravare il già pericoloso indebitamento del paese incrementando l’instabilità del sistema finanziario cinese: per questa ragioni riteniamo gli squilibri economici del paese un rischio significativo per il nostro scenario” tiene a precisare Yves Longchamp, Head of Research di ETHENEA Independent Investors (Schweiz) AG.

Se si analizza quanto accaduto nel secondo trimestre in Cina, si può constatare che la crescita economica ha registrato un rassicurante +6,7%, un livello al di sopra delle aspettative dei mercati. Un trend favorito dal mercato immobiliare che, grazie al robusto flusso di credito erogato alle famiglie, è stato i principale motore di espansione.
“Tuttavia, l’andamento degli investimenti immobiliari ha registrato una decelerazione in parallelo al calo delle quotazioni immobiliari. Non solo. E’ piuttosto probabile che questa decelerazioni possa proseguire pure nel secondo semestre dell’anno, nel momento in cui quando le amministrazioni locali inaspriranno la regolamentazione per decongestionare un mercato troppo dinamico” spiega Yves Longchamp.

Il governo di Pechino, approfittando della stabilizzazione dei deflussi valutari e della graduale svalutazione del renminbi, si è focalizzato sulle riforme la cui attuazione, tuttavia, avrebbe implicazioni non indifferenti: potrebbe causare una contrazione della capacità in eccesso e, a cascata, un calo della produzione industriale, con un’ondata di licenziamenti e ripercussioni negative sui consumi.
“Le autorità cinesi hanno finora preferito non adottato misure davvero incisive sul fronte delle riforme e, inoltre, non è prevista neppure una riduzione dell’indebitamento, in quanto l’Assemblea Nazionale del Popolo ha stabilito al 13% il target di crescita annua del credito: un valore pari al doppio dell’obiettivo di crescita annua” puntualizza Yves Longchamp.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Ethenea

Trending