OPEC

Portafogli e petrolio, alla ricerca di un nuovo punto di equilibrio

Le quotazioni del petrolio stanno cercando di trovare un nuovo punto di equilibrio che stabilizzerebbe i mercati e consentirebbe di fare nuove scelte nei portafogli.

13 Ottobre 2016 09:34

financialounge -  OPEC petrolio Richard Turnill shale oil
Siamo in una fase molto delicata con i mercati, in particolare quello del petrolio, che stanno cercando un nuovo punto di equilibrio e, con essi, anche i portafogli degli investitori.
In questo contesto, Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist, nel suo commento settimanale ai mercati dal titolo ‘What firmer oil prices mean for markets’ ritiene che i prezzi più alti del petrolio dovrebbero rafforzare le attuali tendenze del mercato basate sulla reflazione e cioè l'aumento dei rendimenti dei titoli obbligazionari a lungo termine e uno spostamento dagli asset ritenuti come più sicuri (quelli percepiti come le obbligazioni e quelli a più bassa volatilità) verso gli asset ciclici come per esempio i mercati emergenti.

“All'interno dei titoli azionari del settore dell’energia, privilegiamo i produttori di qualità e le società caratterizzate da costi di produzione contenuti. Inoltre, continuiamo a preferire obbligazioni del Tesoro USA indicizzate all’inflazione” puntualizza lo strategist.
Le indicazioni di portafoglio di Richard Turnill partono dall’analisi del mercato del petrolio. Il piano dell’OPEC di riduzione della produzione di greggio viene considerato come un cambiamento strategico da parte dell'Arabia Saudita e della propria battaglia per la quota di mercato. Anche per questo emerge un certo scetticismo sull'attuazione del piano dell’OPEC.

Tuttavia, Richard Turnill vede comunque rischi relativamente ridotti per un nuovo ribasso delle quotazioni del petrolio e il potenziale per un aumento graduale verso livelli di equilibrio a lungo termine di circa 60 dollari al barile: uno scenario in cui domanda e offerta dovrebbero trovare un migliore equilibrio. D’altra parte uno strappo di prezzo al di là di quel livello è improbabile dal momento che alcuni produttori di petrolio, come per esempio quelli shale oil americani, esclusi o depotenziati dal ribasso del greggio sarebbero rimessi in gioco per aumentare la produzione.

“Certo i rischi rimangono, tra cui un fallimento di una parte dei membri dell'Opec ad aderire al piano, oppure un aumento della produzione da parte dei produttori non OPEC, o, ancora, una rinnovata debolezza della domanda globale. Ma Uno sforzo per riequilibrare il mercato del petrolio è importante perché dovrebbe aiutare le società energetiche supporto, propensione al rischio e dei mestieri reflazione” conclude Richard Turnill.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da BlackRock

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