Risparmio gestito, a settembre fuga dai fondi azionari
L’industria del risparmio gestito a settembre consolida il suo trend positivo con una raccolta netta complessiva di 5,8 miliardi di euro e un nuovo primato assoluto in termini di patrimonio in gestione a 1.913,7 miliardi.
A trainare la raccolta mensile sono stati i fondi comuni con 5,2 miliardi di euro, mentre le gestioni per gli istituzionali non sono andate oltre i 417 milioni e quelle per il pubblico retail si sono fermate a 164 milioni.
Tuttavia, all’interno dei fondi, i più gettonati dai risparmiatori sono stati, nell’ordine, i flessibili (capaci di raccogliere nel mese oltre 2,3 miliardi), gli obbligazionari (2,2 miliardi), i monetari (888 milioni) e i bilanciati (522 milioni). Al contrario, i fondi ad indirizzo azionario hanno accusato deflussi mensili per 678 milioni, un saldo addirittura peggiore di quello registrato ad agosto (-76 milioni), e che porta a 1.7 miliardi di euro il totale dei disinvestimenti da inizio anno nella categoria.
Secondo gli addetti ai lavori, mentre resta su solidi livelli la tendenza a risparmiare da parte delle famiglie italiane, si rafforza l’avversione al rischio motivata sia da valutazioni tutt’altro che convenienti del mercato azionario globale, sia da situazioni ancora in sospeso relativamente a Piazza Affari (settore bancario), e sia dall’imminente referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre.
In questo contesto, le famiglie italiane, già notoriamente prudenti, preferiscono aspettare o puntare su prodotti con un profilo di rischio intermedio (come i fondi bilanciati e flessibili).