Africa

International Editor’s Picks – 31 ottobre 2016

31 Ottobre 2016 09:27

financialounge -  Africa australia facebook Federal Reserve Free Basics International Editor's Picks Mark Zuckerberg migranti tassi di interesse
style="color: #4b72ab;">Occhio alla Fed, ma solo per confermare dicembre
Mercoledì 2 si riunisce la Fed, ma se non lo facesse sarebbe la stessa cosa. Così la pensa il FT insieme a molti osservatori. A sei giorni dal voto per eleggere il nuovo presidente nessuno o quasi si aspetta che muova i tassi, una probabilità prezzata al 17% dai futures sui fed fund ma è solo un effetto statistico che anticipa invece un probabilissimo rialzo a dicembre, che viene dato infatti al 70%. Quello che potranno fare Janet e compagni sarà rafforzare questa aspettativa magari con un commento aggressivo ai dati del PIL del terzo trimestre, che ha accelerato al 2,9% al ritmo più alto degli ultimi due anni. Un trend che potrebbe essere confermato venerdì con il job report di ottobre. Dagli Usa all’Europa, oggi esce il dato sulla crescita del continente sempre nel terzo trimestre: le attese puntano a poco più della metà di quella USA, un +1,6%. Attesa in Europa anche per Bank of England giovedì: dovrebbe tenere il costo del denaro fermo allo 0,25% ma qualcuno si aspetta un nuovo allentamento allo 0,10%.

Australia sempre più fortezza contro i migranti
In un mondo scosso dal fenomeno dei migranti, dall’Europa agli Stati Uniti, con le minacce di costruire muri che spuntano un po’ dappertutto, l’Australia va avanti nella sua politica di chiusura assoluta. Il governo australiano ha già da tempo adottato misure impensabili in altre aree del mondo, come il divieto a vita di stabilirsi nel grande paese per chi abbia tentato di introdursi illegalmente anche una sola volta, oppure come le misure di deportazione dei migranti irregolari in stati-isole sperduti nel Pacifico, tipo Papua Nuova Guinea o Nauru. Misure che sono costate critiche fortissime dell’ONU a cui il governo di Canberra è rimasto indifferente. L’Australia è un’isola, e proteggere le frontiere è più facile. Ma i migranti arrivano per mare, con navi e battelli che partono senza sosta dai porti dell’Indonesia, del Vietnam e dello Sri Lanka. Ieri il primo ministro Malcolm Turnbull ha annunciato una nuova stretta, come riporta il Wall Street Journal: chi tenta di sbarcare senza permesso non solo sarà bandito a vita dall’entrare in modo regolare, come lavoratore dotato di visto, ma non potrà mettere mai più piede in Australia neanche come turista. Questa settimana il Parlamento dovrà approvare.

Zuckerberg alla campagna d’Africa, con qualche ombra
Facebook si espande in Africa, ma senza troppo clamore. È vero che il CEO Mark Zuckerberg a settembre ha fatto un giro di PR in Kenya e Nigeria, ma la campagna africana si muove sottotraccia. Il suo cavallo di Troia è una app internet “no-frills” che si chiama Free Basics. In pratica fornisce accesso a una versione di Facebook impoverita con accesso a un numero limitato di siti pre-selezionati, che per qualcuno somiglia a una specie di web a due velocità, una per i ricchi e una per i poveri. Il sito specializzato ForeignPolicy.com scrive che Facebook sta continuando a diffondere in modo massiccio la app nel continente africano con gli utenti che si contano ormai a centinaia di milioni in ben 23 paesi. In apparenza Free Basics sembra proprio la soluzione giusta per chi ha pochi mezzi e si sta diffondendo soprattutto nella modalità mobile. Ma c’è un lato oscuro, la app è una versione di internet che consente a Facebook, e a grandi imprese e governi con cui Facebook stringe partnership, un controllo totale su quello a cui hanno accesso gli utenti. Forse non è un caso che recentemente l’India abbia rifiutato l’ingresso di Free Basics.

Trending