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Se vince Clinton: favoriti i servizi sanitari e le energie alternative

L’eventuale vittoria di Hillary Clinton dovrebbe avere implicazioni positive sui servizi sanitari e le energie rinnovabili.

8 Novembre 2016 09:00

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Nell’articolo “Se vince Trump, favoriti i settori armi, difesa, edilizia e produttori petroliferi” abbiamo spiegato perché un’eventuale vittoria di Trump alle elezioni presidenziali potrebbe avere implicazioni positive sui settori della difesa e armi, sull’edilizia e sui produttori petroliferi. In questo articolo esaminiamo le implicazioni settoriali con una vittoria di Hillary Clinton.

Il suo programma politico, sulla scia della tradizione del partito democratico e ritenuto in linea con quello dell'attuale presidente democratico Barack Obama, è focalizzato sulla riduzione delle disparità sociali rispetto alle quali intende introdurre normative e interventi statali. Uno dei cavalli di battaglia di Hillary Clinton nella sua campagna è rappresentato dalla lotta agli aumenti dei prezzi dei produttori di farmaci definiti ingiustificati e predatori.

D’altro canto, una presidenza di Hillary Clinton avrebbe un impatto contrastante sul settore sanitario: quindi, da un lato alcuni produttori di farmaci potrebbero essere sicuramente penalizzati mentre dall’altro si registrerebbe una continuità all'Affordable Care Act di Obama, che ha portato a un aumento della copertura assicurativa con un conseguente incremento della domanda di servizi sanitari.

Un settore che invece ha visto convergere i due candidati, sebbene con programmi e coperture differenti, è quello delle infrastrutture. Tuttavia, basandosi sulle dichiarazioni di Hillary Clinton, i suoi piani di spesa infrastrutturale (per un totale di 275 miliardi di dollari in 5 anni) sembrerebbero relativamente più alla portata e finanziati ampiamente da aumenti selettivi delle imposte e con una maggiore enfasi sulle reti di trasporto pubblico: Goldman Sachs, per esempio, stima che i piani della candidata democratica implichino un impulso del 17% all'edilizia pubblica totale ogni anno e del 3,6% all'attività edilizia complessiva.

Un altro capitolo affrontato da entrambi i candidati è quello relativo ad un aumento della retribuzione minima dagli attuali 7,25 dollari all'ora: Hillary Clinton, in particolare, sostiene un adeguamento a 12 dollari all'ora, lasciando spazio per aumenti superiori a livello locale. Ne deriva che se Hillary Clinton fosse eletta i settori che impiegano molta manodopera a basso costo (come per esempio la ristorazione e l'alberghiero) potrebbero risultare penalizzati.

Ecco, in estrema sintesi le implicazioni sui settori di una vittoria di Hillary Clinton:

  • Strenua sostenitrice della tutela dell'ambiente: questo presuppone implicazioni positive per il settore delle energie pulite, come solare ed eolico.

  • Punta a un salario minimo molto più alto di 12 dollari all'ora: le ricadute potrebbero essere svantaggiose per i settori e le società che impiegano molta manodopera a basso costo, ad esempio ristoranti e alberghiero.

  • Richiede una maggiore regolamentazione per prevenire aumenti ingiustificati dei prezzi dei farmaci: un atteggiamento che potrebbe rivelarsi sfavorevole per alcuni produttori di farmaci.

  • Continuità dell'Affordable Care Act di Obama: si tradurrebbe in un fattore di supporto per i fornitori di servizi sanitari e per le società assicurative sanitarie che hanno visto una ripresa della domanda dopo l'approvazione della legge.

  • Il miglioramento delle infrastrutture è un obiettivo primario: questo è positivo per l'attività di edilizia pubblica e per le società con consolidati risultati in quest'ambito.

  • Molto più aperta sul tema dell'immigrazione rispetto al suo avversario: si tratterebbe di un atteggiamento positivo per alcuni settori a cominciare dall'agricoltura.


** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Fidelity International

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