David Malpass
Gli uomini del Presidente vengono da Wall Street
Si diceva che Hillary piaceva alla Borsa, ma il primo giorno dell’era Trump mostra il contrario. E i suoi advisor vengono proprio dalla finanza.
10 Novembre 2016 10:05
Qualche nome che forse bisogna iniziare a conoscere. Come quello di Steven Mnuchin, ex banker di Goldman Sachs diventato a maggio responsabile finanziario della campagna di Trump, che ora The Donald starebbe valutando come possibile candidato al posto di Segretario al Tesoro, secondo quanto riferisce il WSJ citando fonti vicine al presidente eletto.
Un altro nome da mandare a memoria è quello di Wilbur Ross, un private-equity che ha consigliato durante la campagna Trump in politica economica. Oppure quelli del senator dell’Alabama Jeff Sessions e del suo ex braccio destro Stephen Miller, che sempre durante la campagna ha servito come policy chief. O ancora Thomas Barrack, di Los Angeles, fondatore e president della società di investimento Colony Capital.
Tra gli uomini del presidente, o presunti tali, non ci sono solo i finanzieri di Wall Street ma anche economisti.
Tra questi il paladino delle tasse basse e della deregulation Stephen Moore, della Heritage Foundation, e David Malpass, ex capo economista di Bear Stearns che si sta occupando della transizione per quanto riguarda il Dipartimento del Tesoro e i temi economici. Insieme a Malpass è al lavoro Paul Atkins, ex membro della potente Securities and Exchange Commission e critico feroce delle regole introdotte dopo la crisi finanziaria.
Mancano ancora più di due mesi al 20 gennaio, quando Trump sarà nella pienezza dei poteri alla Casa Bianca, ma i primi segnali sembrano indicare un attenzione ai mercati che piace agli investitori.
Un altro nome da mandare a memoria è quello di Wilbur Ross, un private-equity che ha consigliato durante la campagna Trump in politica economica. Oppure quelli del senator dell’Alabama Jeff Sessions e del suo ex braccio destro Stephen Miller, che sempre durante la campagna ha servito come policy chief. O ancora Thomas Barrack, di Los Angeles, fondatore e president della società di investimento Colony Capital.
Tra gli uomini del presidente, o presunti tali, non ci sono solo i finanzieri di Wall Street ma anche economisti.
Tra questi il paladino delle tasse basse e della deregulation Stephen Moore, della Heritage Foundation, e David Malpass, ex capo economista di Bear Stearns che si sta occupando della transizione per quanto riguarda il Dipartimento del Tesoro e i temi economici. Insieme a Malpass è al lavoro Paul Atkins, ex membro della potente Securities and Exchange Commission e critico feroce delle regole introdotte dopo la crisi finanziaria.
Mancano ancora più di due mesi al 20 gennaio, quando Trump sarà nella pienezza dei poteri alla Casa Bianca, ma i primi segnali sembrano indicare un attenzione ai mercati che piace agli investitori.
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