Columbia Threadneedle Investments
Mercato obbligazionario, il trend ascendente dei tassi dovrebbe proseguire
L’aumento dei tassi del mercato obbligazionario delle ultime settimane dovrebbe proseguire in parallelo alla riduzione delle politiche monetarie ultraespansive.
14 Novembre 2016 10:16
Dal 9 ottobre scorso all’11 novembre i tassi dei titoli di stato USA a 10 anni sono saliti dall’1,81% al 2,14%. Un trend che si è visto anche nelle altre aree geografiche dei paesi sviluppati e che in Europa ha assunto dimensioni più ampie relativamente ai paesi ‘periferici’: in Italia, in particolare, il rendimento del BTP decennale è balzato dall’1,35% all’1,92% (superando anche la soglia dei due punti percentuali durante la seduta di venerdì 11 novembre), con un incremento di +0,57%.
Tuttavia mentre in Giappone, Regno Unito ed Europa il rialzo dei tassi di mercato è stato letto più come una conseguenza di quanto avvenuto in America (anche per effetto della vittoria di Donald Trump), il rialzo dei tassi dei Treasury USA sembra avere basi più solide e, quindi maggiori giustificazioni. Per esempio gli esperti di Columbia Threadneedle Investments sono convinti che il movimento dei tassi USA abbia un senso e, inoltre, ritengono che vi sia la possibilità di aver visto il punto più basso a livello secolare dei rendimenti dei titoli obbligazionari dei mercati sviluppati. Si tratta, secondo loro, della percezione che queste politiche, portate avanti in contemporanea dalle principali banche centrali mondiali alimentando un eccesso di risparmio globale (un fattore chiave quest’ultimo nel deprime i rendimenti dei titoli obbligazionari) stiano rientrando.
“Il risultato è che i tassi tendono a salire, soprattutto per le scadenze più lunghe con una inclinazione dei rendimenti che si è accentuata in modo drammatico nell’ultima settimana e riflette la convinzione che le aspettative di inflazione a più lungo termine sono troppo basse” puntualizzano i professionisti esperti di Columbia Threadneedle Investments, secondo i quali, se in questa fase i mercati obbligazionari hanno mostrato una certa correlazione (salendo in parallelo in tutte le aree del mondo), una maggiore divergenza sarà un tema chiave per il 2017. Europa e Giappone sono infatti dominate da politiche monetarie che dovrebbero restare molto espansive mentre il Regno Unito deve affrontare i timori legati alla Brexit.
“Rimaniamo cauti nel nostro posizionamento relativo alla duration (sensibilità alla variazione dei tassi) e crediamo che i tassi saliranno ulteriormente. Inoltre, a meno che non si registri una certa debolezza sostanziale nel mercato azionario da qui a dicembre, ci aspettiamo che la Fed possa alzare i tassi nella prossima riunione prima della fine dell’anno” concludono gli esperti di Columbia Threadneedle Investments.
Tuttavia mentre in Giappone, Regno Unito ed Europa il rialzo dei tassi di mercato è stato letto più come una conseguenza di quanto avvenuto in America (anche per effetto della vittoria di Donald Trump), il rialzo dei tassi dei Treasury USA sembra avere basi più solide e, quindi maggiori giustificazioni. Per esempio gli esperti di Columbia Threadneedle Investments sono convinti che il movimento dei tassi USA abbia un senso e, inoltre, ritengono che vi sia la possibilità di aver visto il punto più basso a livello secolare dei rendimenti dei titoli obbligazionari dei mercati sviluppati. Si tratta, secondo loro, della percezione che queste politiche, portate avanti in contemporanea dalle principali banche centrali mondiali alimentando un eccesso di risparmio globale (un fattore chiave quest’ultimo nel deprime i rendimenti dei titoli obbligazionari) stiano rientrando.
“Il risultato è che i tassi tendono a salire, soprattutto per le scadenze più lunghe con una inclinazione dei rendimenti che si è accentuata in modo drammatico nell’ultima settimana e riflette la convinzione che le aspettative di inflazione a più lungo termine sono troppo basse” puntualizzano i professionisti esperti di Columbia Threadneedle Investments, secondo i quali, se in questa fase i mercati obbligazionari hanno mostrato una certa correlazione (salendo in parallelo in tutte le aree del mondo), una maggiore divergenza sarà un tema chiave per il 2017. Europa e Giappone sono infatti dominate da politiche monetarie che dovrebbero restare molto espansive mentre il Regno Unito deve affrontare i timori legati alla Brexit.
“Rimaniamo cauti nel nostro posizionamento relativo alla duration (sensibilità alla variazione dei tassi) e crediamo che i tassi saliranno ulteriormente. Inoltre, a meno che non si registri una certa debolezza sostanziale nel mercato azionario da qui a dicembre, ci aspettiamo che la Fed possa alzare i tassi nella prossima riunione prima della fine dell’anno” concludono gli esperti di Columbia Threadneedle Investments.
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