Pasquale Corvino

Wall Street, la rotazione settoriale offre nuove fonti di rendimento

La strategia che punta a selezionare titoli dello stesso settore, uno sottovalutato e l’altro sopravvalutato, dovrebbe beneficiare della rotazione settoriale in atto.

14 Novembre 2016 10:07

financialounge -  Pasquale Corvino rotazione settoriale stock picking titoli ciclici Wall Street Zest Asset Management
Sebbene non preferisca puntare sui settori quanto piuttosto, all’interno dei settori, sui singoli titoli sopravvalutati rispetto a quelli sottovalutati, Pasquale Corvino, Portfolio Manager di Zest Asset Management e gestore del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU1216084993"]Zest North America Pairs Relative[/tooltip-fondi], in questa intervista esclusiva si dichiara più positivo sui settori ciclici (cioè quelli più legati al ciclo economico) e più negativo sui settori difensivi. Ma, ancora più importante per il manager è che la rotazione settoriale in atto a Wall Street potrebbe prolungare il mercato azionario rialzista.

I mercati azionari statunitensi hanno generato in ottobre una performance negativa (circa -2%) mentre il fondo Zest North America Pairs Relative ha guadagnato l’1,78%: quali sono stati le principali fondi di rendimento mensili?

"La fonte principale della performance è stata lo stock picking, cioè una rigorosa selezione dei singoli titoli, sia quelli ritenuti sottovalutati (sui quali siamo esposti al rialzo con posizioni lunghe in portafoglio ) e sia sui titoli che secondo noi sono sopravvalutati (e sui quali siamo esposti al ribasso con posizioni short). Un approccio che si è rivelato estremamente profittevole in occasione dei risultati trimestrali. Le nostre posizioni lunghe (quelle al rialzo) in media hanno dato performance lievemente positiva mentre le posizioni corte (quelle al rialzo) ci hanno fatto guadagnare in quanto i dati trimestrali hanno fortemente deluso il mercato."

In quali settori la sua esposizione netta è positiva attualmente?

"Tutti i cicli hanno tempistiche differenti ma il dubbio riguarda solo il quando e non il cosa accadrà in termini di valutazioni relative. Di conseguenza, pur avendo al momento posizioni settoriali nette piuttosto trascurabili, in generale siamo positivi sui settori ciclici e piuttosto negativi sui difensivi."

Lei sostiene che ‘questo bull market’ (mercato rialzista) può continuare a ruotare da un mercato guidato da bassi tassi di interesse ad uno guidato da utili in crescita’: ci può spiegare in cosa consiste questa evoluzione?

"A livello di settori e di style factor (fattori che determinano la direzione degli indici) i mercati sono stati guidati in termini di leadership e allocazione settoriale da tassi di interesse globali sempre più bassi. Chiaramente nulla dura per sempre e sebbene sia sempre molto temerario affermare la fine di un ciclo e ipotizzarne la sua evoluzione, ritengo che questo tipo di allocazione sia giunta al termine ed una nuova fase sia iniziata. Un nuova fase in cui si inizierà a valutare nei prezzi perlomeno la fine della deflazione ed uno spiraglio di inflazione."

La sector/style rotation (ovvero la rotazione degli stili di investimento e dei settori) occorsa nelle scorse settimane sta perdendo vigore: che tipo di copertura ha messo in atto nel portafoglio per ridurre i rischi a breve?

"La strategia che prediligo in questi casi è la copertura tramite opzioni delle posizioni esistenti. Si rinuncia ad una parte dei possibili profitti riducendo il rischio di perdite per un determinato ammontare."

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Zest Asset Management Sicav

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