Columbia Threadneedle Investments

Materie prime, il rally dei metalli industriali potrebbe proseguire

La vittoria di Trump porta in dote un aumento della spesa per le infrastrutture degli Stati Uniti che dovrebbe garantire un supporto ai prezzi dei metalli industriali.

22 Novembre 2016 09:52

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Nell’ultimo mese i mercati delle materie prime hanno mostrato segnali di un ritrovato interesse da parte degli investitori internazionali. Le commodity, infatti, sono viste sempre di più come una delle asset class alternative agli investimenti tradizionali (azioni e obbligazioni) e, per questa loro caratteristica, utilizzati per diversificare il rischio di portafoglio.

Tuttavia, a fronte di questo crescente interesse non tutte le materie prime sono state premiate dai flussi di investimento. Per esempio, se l’agricoltura ha segnato un rialzo medio del 2% delle quotazioni, l’energia ha mostrato un -14% (con punte di -19% per il gas naturale). Nell’ambito dei metalli preziosi (-0,3% la variazione media mensile), il palladio (+5%), il platino (+1%) e l’argento (+1%) hanno registrato un rialzo mentre l’oro (-0,5%) ha accusato un calo. L’unico settore dove il rialzo è stato pressoché generalizzato è stato quello dei metalli industriali (+12% la crescita medie delle quotazioni mensili), guidato dal rame (+17%): bene anche lo zinco (+11%), il nickel (+10%) e l’alluminio (+6%).

Proprio il settore dei metalli industriali viene ritenuto ora, alla luce della vittoria di Donald Trump (che nel suo programma elettorale ha promesso 500 miliardi di dollari di investimenti in nuove infrastrutture negli Stati Uniti), quello con maggiori potenzialità di rialzo a medio termine.

“Ci aspettiamo che la volatilità sia più levata ma il rally, sia dei metalli di base che dei metalli preziosi, potrebbe persistere” fanno sapere gli esperti di Columbia Threadneedle Investments secondo i quali l’oro, oltre a confermarsi una copertura efficace nella prospettiva di un mercato avverso al rischio, può attirare l'attenzione anche di color che sono alla ricerca di una copertura contro l'inflazione.

Secondo i professionisti di Columbia Threadneedle Investments il prezzo del petrolio dovrebbe invece oscillare nel trading range degli ultimi mesi e non ci si aspetta che l'esito delle elezioni americane possa modificare questo trend. È però vero che Trump dovrebbe promuovere politiche più favorevoli al settore dell’energia, con ricadute positive sui profitti delle aziende di settore.

“Più in generale, le materie prime dovrebbero registrare buone performance in un contesto inflazionistico, e ci aspettiamo che i prezzi tendano a muoversi verso l'alto anche in funzione di una maggiore richieste di queste asset class” concludono gli esperti di Columbia Threadneedle.

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