BlackRock
Un cambiamento di regime per i mercati finanziari
La tradizionale non correlazione tra azioni e bond sembrerebbe essere messa in discussione: meglio ricorrere a soluzioni alternative per diversificare il portafoglio.
23 Novembre 2016 09:15
La classica diversificazione di portafoglio ottenuta tramite una sapiente ripartizione tra titoli di stato e azioni sembra essere messa in discussione o, quantomeno, potrebbe non garantire l’efficacia dimostrata in passato. Alla luce di questa considerazione Richard Turnill, BlackRock’s Global Chief Investment Strategist, nel suo commento settimanale ai mercati dal titolo ‘Rethinking diversification’, suggerisce altre soluzioni.
La sua analisi parte da uno degli aspetti emersi nel corso della recente instabilità dei mercati, il rialzo dei rendimenti obbligazionari rimbalzati dai minimi record di luglio, che sta preoccupando gli investitori per le implicazioni che i rendimenti obbligazionari più elevati possono avere sulle valutazioni azionarie. Un fenomeno che in settembre è sfociato nel livello di correlazione più alto dell’ultimo decennio tra titoli del Tesoro USA e indice S&P500.
“Se questo rapporto tra mercato obbligazionario e mercato azionario resta instabile nel momento in cui i rendimenti sono a rischio di ulteriore rialzo, i titoli a lungo termine del Tesoro USA non possono svolgere il loro tradizionale ruolo di diversificazione del portafoglio” spiega Richard Turnill.
Il manager ritiene che il balzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA dopo la vittoria a sorpresa di Trump, e il passaggio di consegne tra i titoli dei settori difensivi e quelli assimilati al mercato obbligazionario a favore dei titoli ciclici, costituisca un importante cambiamento di regime per i mercati finanziari e metta in evidenza i rischi circa la tradizionale diversificazione del portafoglio. I titoli di stato rappresentano infatti efficaci strumenti di diversificazione se gli asset più rischiosi subiscono perdite, ma l’analisi di Richard Turnill suggerisce altri modi per diversificare il portafoglio in un contesto di tassi di interesse in aumento.
“Privilegiamo le obbligazioni a breve termine i cui rendimenti sono in parte al riparo da rendimenti più elevati. Preferiamo i titoli value, quelli che, in base ai fondamentali, sembrano relativamente a buon mercato come valore intrinseco e che hanno mostrato di reagire piuttosto bene in Borsa quando i rendimenti dei titoli obbligazionari tendono a salire: in particolare vediamo con favore i settori finanziario, energia e industriali” puntualizza Richard Turnill che, tuttavia, ritiene che gli investitori debbano adottare un approccio flessibile e prendere in considerazione anche scelte tattiche di portafoglio viste le incerte prospettive.
La sua analisi parte da uno degli aspetti emersi nel corso della recente instabilità dei mercati, il rialzo dei rendimenti obbligazionari rimbalzati dai minimi record di luglio, che sta preoccupando gli investitori per le implicazioni che i rendimenti obbligazionari più elevati possono avere sulle valutazioni azionarie. Un fenomeno che in settembre è sfociato nel livello di correlazione più alto dell’ultimo decennio tra titoli del Tesoro USA e indice S&P500.
“Se questo rapporto tra mercato obbligazionario e mercato azionario resta instabile nel momento in cui i rendimenti sono a rischio di ulteriore rialzo, i titoli a lungo termine del Tesoro USA non possono svolgere il loro tradizionale ruolo di diversificazione del portafoglio” spiega Richard Turnill.
Il manager ritiene che il balzo dei rendimenti dei titoli del Tesoro USA dopo la vittoria a sorpresa di Trump, e il passaggio di consegne tra i titoli dei settori difensivi e quelli assimilati al mercato obbligazionario a favore dei titoli ciclici, costituisca un importante cambiamento di regime per i mercati finanziari e metta in evidenza i rischi circa la tradizionale diversificazione del portafoglio. I titoli di stato rappresentano infatti efficaci strumenti di diversificazione se gli asset più rischiosi subiscono perdite, ma l’analisi di Richard Turnill suggerisce altri modi per diversificare il portafoglio in un contesto di tassi di interesse in aumento.
“Privilegiamo le obbligazioni a breve termine i cui rendimenti sono in parte al riparo da rendimenti più elevati. Preferiamo i titoli value, quelli che, in base ai fondamentali, sembrano relativamente a buon mercato come valore intrinseco e che hanno mostrato di reagire piuttosto bene in Borsa quando i rendimenti dei titoli obbligazionari tendono a salire: in particolare vediamo con favore i settori finanziario, energia e industriali” puntualizza Richard Turnill che, tuttavia, ritiene che gli investitori debbano adottare un approccio flessibile e prendere in considerazione anche scelte tattiche di portafoglio viste le incerte prospettive.
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da BlackRock