High Yield

Obbligazionario USA, perché ora preferiamo i Treasury agli high yield

I titoli high yield USA sono diventati ora cari mentre il debito emergente sembra meno attraente rispetto a inizio anno: meglio posizionarsi sui Treasury USA.

24 Novembre 2016 09:47

financialounge -  High Yield mercati emergenti mercati obbligazionari Pictet titoli di stato treasury USA
Sovrappeso sui titoli del Tesoro americano e peso neutrale sugli high yield USA e sul debito emergente. Sono queste le ultime decisioni in tema di strategie di portafoglio obbligazionario adottate dalla Pictet Asset Management Strategy Unit (PSU), il gruppo di investimento responsabile delle linee guida di asset allocation in ambito azionario e obbligazionario, nonché in materia di valute e di commodity.

“Confermiamo la preferenza per i Treasury USA a lunga scadenza” fanno sapere gli esperti della PSU che poi aggiungono: “E’ vero che nelle ultime settimane i loro rendimenti sono saliti in modo netto sulla scia di maggiori aspettative di inflazione, tuttavia riteniamo che il calo strutturale della crescita economica di lungo periodo e le dichiarazioni accomodanti della Federal Reserve siano in grado di sostenere il tratto a lunga scadenza della curva”.

La PSU conferma poi un posizionamento neutrale sul debito emergente, sia quello di valuta forte che quello in valuta locale. Alla base di questa scelta di portafoglio la contrazione delle prospettive delle valute dei mercati emergenti dopo il rally messo a segno da inizio anno. Il real brasiliano (+25% da inizio anno), il rublo russo (+15%) e il rand sudafricano (+11%) potrebbero essere esposti ad un’inversione di tendenza nel momento in cui il rialzo delle quotazioni delle materie prime si esaurisse e qualora nei prossimi mesi la domanda di dollari USA superasse l’offerta.

Passando alle obbligazioni societarie, per la PSU è arrivato il momento di prendere profitto sull’high yield USA riportando la posizione in portafoglio a livello neutrale. Per gli esperti della PSU sono almeno quattro le ragioni di questa decisione. In primis le valutazioni risultano tirate: il mercato statunitense ha perso praticamente tutto il vantaggio in termini di rendimento rispetto a quello dell’Eurozona.

In secondo luogo i tassi di default (fallimento) obbligazionari, pur evidenziando un modesto incremento, si attestano comunque al livello massimo in sei anni (al 4,8%).

In terzo luogo gli indicatori del sentiment elaborati da Pictet AM suggeriscono che il posizionamento sul mercato high yield USA è eccessivamente ottimista, con conseguente aumento delle possibilità di sell-off (vendita sul mercato di titoli senza limitazione di prezzo e di quantità).

Infine, e siamo alla quarta ragione, le cedole offerte dalle nuove operazioni stanno scendendo rapidamente: l’importo medio delle cedole è infatti sceso al 6,5% circa, 50 punti base (0,50%) in meno rispetto ai livelli del 2014.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Pictet Asset Management


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